La Comunicazione della Commissione UE per aiutare le Piccole e Medie Imprese europee a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business, quale parte integrante di una transizione economica a basso tenore di carbonio ed efficiente nell’uso delle risorse.

Dopo aver analizzato la Comunicazione “Towards a Circular Economy” e quella su “A Green Employment Initiative”, dedichiamo questo post alla terza Comunicazione dedicata al “Piano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business”, anche questa adottata il 2 luglio 2014 dalla Commissione UE e correlata alle altre, definendo tutte assieme un quadro integrato di misure a sostegno della transizione verso un’economia verde, a basso tenore di carbonio, che usa energia e risorse in modo efficiente.

La Comunicazione “Green Action Plan for SMEs” illustra una serie di iniziative, proposte a livello europeo e orientate alle PMI, volte ad aiutare queste ultime a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, rendendo più efficiente la gestione delle risorse da parte delle PMI europee, promuovendo l’imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore più verdi e facilitando l’accesso al mercato delle PMI verdi.

Il Piano d’azione definisce una serie di obiettivi e di iniziative corrispondenti, raggruppabili in cinque sezioni:
1. Rendere le PMI più verdi per assicurare maggiore competitività e sostenibilità
Una gestione più efficiente delle risorse da parte delle PMI offre enormi potenzialità ai fini della riduzione dei costi di produzione e dell’incremento della produttività. Si calcola che un migliore uso delle risorse potrebbe far realizzare all’industria europea risparmi per un valore totale di 630 miliardi di euro l’anno.
La Commissione UE al riguardo ritiene che alle PMI europee debbano essere fornite informazioni pratiche, consigli e supporto su come migliorare la loro efficienza a livello di risorse e in un modo economicamente efficace:
– l’European Resource Efficiency Excellence Centre avrà il ruolo di consigliare e assistere le PMI che cercano di migliorare le proprie perfomance in efficienza delle risorse, sia direttamente che tramite una rete di partner tra le regioni europee, diventando un punto di riferimento sull’efficacia dei differenti tipi di miglioramenti in efficacia delle risorse per tutta l’UE.
– l’Eurobarometro delle PMI fornirà informazioni precise e puntuali sui trend in atto sia a livello europeo sia statunitense;
– l’Enterprise Europe Network (EEN) sarà incoraggiato ad organizzare una campagna europea per attività di sensibilizzazione per informare le PMI sui vantaggi ottenibili da un uso più efficiente delle risorse;
– l’Autorità di gestione dei fondi strutturali e di investimento europei sarà supportata nel favorire progetti nel campo dell’efficienza delle risorse e nel pubblicizzare le opportunità di business dei mercati verdi.

Supporto ai meccanismi di efficiente trasferimento di tecnologia efficiente delle innovazioni verdi:
– revisione della metodologia di classificazione delle tecnologie verdi nel database della rete EEN;
– i partner EEN saranno incoraggiati a stringere partnership con le imprese impegnate nei vari settori dell’ottimizzazione delle risorse.
Facilitare l’accesso ai finanziamenti per miglioramenti relativi a risorse ed efficienza energetica nelle PMI:
– fornire informazioni accessibili alle PMI sulle misure a sostegno del miglioramento dell’efficienza delle risorse;
– la Banca Europea per gli Investimenti fornirà maggiori finanziamenti, attraverso intermediari finanziari per favorire azioni nel campo dell’efficienza delle risorse;
– gli Strumenti di Finanziamento Privato per l’Efficienza Energetica (PF4EE) saranno indirizzati alle PMI per la realizzazione di piccoli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;
– verrà istituita una rete di investitori e finanziatori pubblici e privati a sostegno dell’eco-innovazione;
– il Fondo Europeo di Sviluppo Regional (FESR) sosterrà la competitività delle PMI, comprese le azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso delle fonti energetiche rinnovabili.

2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro
La prevenzione dei danni ambientali e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio rappresentano una sfida per la società, ma offrono anche nuove opportunità di business per le imprese che immettono prodotti e servizi verdi sul mercato. Le PMI necessitano di un contesto imprenditoriale favorevole in cui idee verdi possano essere facilmente sviluppate, finanziate e immesse sul mercato.

A livello pratico, promuovere tutte le forme di eco-innovazione, compresa quella non tecnologica:
– lo strumento per le PMI nell’ambito di Horizon 2020 aiuterà le aziende ad esplorare la fattibilità e il potenziale commerciale di idee altamente eco-innovative;
– la sfida “Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials”, sempre nell’ambito di Horizon 2020, costituirà il supporto per migliorare l’efficienza delle risorse, attraverso un approccio sistemico all’ecoinnovazione e all’economia circolare.
Facilitare partnership di affari, competenze e conoscenze per l’imprenditorialità verde:
– la Green Employment Initiative propone una roadmap per lo sviluppo di competenze utili per contribuire a rendere l’economia più green;
– l’Environmental Technology Verification (ETV) sarà supportata per la verifica delle reali prestazioni delle tecnologie considerate innovative;
– all’interno del programma LIFE verranno inseriti nuovi modelli di business per migliorare l’efficienza energetica delle PMI;
– l’European Enterprise Promotion Award riconoscerà lo sforzo compiuto a sostegno dell’imprenditorialità verde.
Sfruttare al meglio il ruolo dei cluster di imprese per lo sviluppo di modelli eco-innovativi:
– aggiungere la gestione efficiente delle risorse fra i topic previsti dal programma formativo Cluster Excellence.

3. Opportunità per le PMI in una catena del valore più verde
La rifabbricazione, la riparazione, la manutenzione, il riciclaggio e l’ecodesign hanno grandi potenzialità di diventare volani della crescita economica e della creazione di posti di lavoro, recando contemporaneamente un significativo contributo nell’affrontare le sfide ambientali. Le PMI e gli imprenditori hanno bisogno di un contesto favorevole per progredire verso un’economia circolare.

Per affrontare gli ostacoli sistemici intersettoriali, l’Ue si pone l’obiettivo di facilitare la collaborazione intersettoriale, facilitando la creazione di modelli di business di servizi e del riutilizzo dei materiali, dei prodotti e rifiuti:
– analizzare le barriere sistemiche che impediscono la diffusione di business circolari da parte delle PMI.
Facilitare la collaborazione intersettoriale per promuovere l’economia circolare:
– la prossima azione su “Progetti che agevolano la formazione di cluster”, all’interno del programma di Horizon 2020, dovranno favorire partnership intersettoriali e interregionali;
– l’European Cluster Observatory fornirà ai Paesi una precisa mappatura delle concentrazioni geografiche delle competenze nelle eco-industrie;
– saranno identificate regioni modello nell’ambito delle soluzioni eco-innovative;
– il Programma LIFE promuoverà l’adozione di modelli di economia circolare e mostrerà i vantaggi per le PMI.

4. Accesso ai mercati per le PMI verdi
Gli impegni internazionali dell’UE in ambiti quali la cooperazione per fronteggiare i cambiamenti climatici o le politiche di vicinato offrono opportunità concrete di accesso a nuovi mercati alle PMI europee con competenze verdi. L’87% delle PMI europee, tuttavia, vende le proprie tecnologie, i propri prodotti o i propri servizi verdi solo sui mercati nazionali. Sono necessari un quadro più favorevole e una maggiore cooperazione internazionale per aiutare le PMI ad integrarsi con successo nelle catene del valore mondiali.

Per la promozione di un mercato interno europeo più verde l’UE faciliterà l’accesso ai mercati esteri per gli imprenditori verdi attraverso:
– l’istituzione di una European Strategic Cluster Partnership volta allo sviluppo di partnership internazionali;
– le missioni internazionali di matchmaking incoraggeranno la cooperazione nei settori dell’efficienza delle risorse e dell’eco-innovazione;
– lo sviluppo di strumenti finanziari nell’ambito del COSME supporteranno l’internazionalizzazione delle PMI.
Per facilitare l’adozione di tecnologie efficienti nell’uso delle risorse nei Paesi partner attraverso la cooperazione con le PMI europee:
– prestare assistenza tecnica per la costituzione di Partenariati di Cooperazione tra imprese e cluster dell’UE e le loro controparti nei Paesi di medio sviluppo per la collaborazione tra imprese a basso tenore di carbonio;
– realizzare nuove attività imprenditoriali basate sulle tecnologie verdi nei paesi del Sud del Mediterraneo, attraverso la cooperazione tra le PMI europee.

5. Governance
Il piano d’azione verde per le PMI è stato accolto con favore dalle amministrazioni degli Stati membri dell’UE e dalle parti interessate delle PMI nelle consultazioni sul futuro della politica a favore delle PMI e nelle riunioni con la rete dei Garanti per le PMI e con le organizzazioni delle imprese. È pertanto importante che esso sia attuato per intero, in modo da garantire un impatto in tutta Europa a vantaggio delle PMI.

Per garantire il monitoraggio e l’aggiornamento delle azioni previste per sostenere le PMI, la Commissione UE propone di:
– le azioni relative a questo Piano d’Azione saranno regolarmente monitorate e valutate dialogando con le PMI e le informazioni saranno fornite tramite il sito web della Commissione;
– la Performance Review delle PMI integrerà il monitoraggio del Piano di azione.
Il coordinamento, la cooperazione e lo scambio di buone pratiche a livello europeo, nazionale e regionale saranno supportati:
– dalla Rete dei Rappresentanti delle PMI, utilizzata per discutere l’attuazione delle migliori pratiche, dei risultati nonché degli ostacoli.

FONTE: Regioni e Ambiente (www.regionieambiente.it)

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