A Roma si è tenuta l’Assemblea annuale di Assopetroli-Assoenergia. Il viceministro dello Sviluppo Economico De Vincenti: “Il ddl presentato a dicembre per la riduzione della rete di distribuzione sarà presto rimesso sul tavolo. il presidente Ferrari Aggradi: “Priorità alle nuove fonti di approvigionamento”

“Primo obiettivo è l’accesso a nuove fonti di approvvigionamento di prodotti petroliferi sui liberi mercati nazionali ed esteri”. A dirlo è stato il presidente di Assopetroli-Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, aprendo l’assemblea generale dell’associazione di categoria che si è tenuta a Roma il 2 luglio.. “Si tratta di un processo che va accompagnato dal Governo – ha aggiunto Ferrari Aggradi – affinché renda possibile lo sviluppo di una logistica petrolifera aperta ai nuovi entranti a condizioni eque, conceda misure incentivanti sulla gravosa normativa delle scorte d’obbligo, renda economicamente neutro per le imprese il funzionamento degli organismi di regolazione”.

Poi Aggradi ha sottolineato che “è arrivato il momento di lavorare sulle accise in chiave anticiclica e riposizionare, quantomeno, a livello della media superiore europea, attuando un decremento, graduale e programmato, di 10 centesimo di euro rispetto ai valori attuale”. “Si potrebbe programmare l’intervento prevedendo una riduzione delle accise vigenti nell’arco di 5 anni, attuando un periodo di monitoraggio di un anno per valutare gli effetti sulle entrate – ha aggiunto Ferrari Aggradi – Ciò porterebbe ad una riduzione stimata nel quinquiennio di circa 2 miliardi di euro che tornerebbero nel circuito economico, creando stimolo e nuova crescita e, a regime, il ritorno sulle entrate sarebbe più che proporzionale”. L’associazione di categoria ha sottolineato come dal 2011 ai primi tre mesi di quest’anno ci siano stati undici aumenti di accisa consecutivi, che “non hanno fatto crescere le entrate ma le hanno diminuite.

Nel 2013 – ha spiegato il presidente di Assopetroli-Assoenergia – la perdita è stata di 1.155 milioni di euro rispetto al 2012 e nei primi cinque mesi del 2014 la perdita stimata è di circa 190 milioni di euro rispetto al 2013 a cui va aggiunta la relativa quota di Iva non generata e la mancata contribuzione Ires sulla redditività sparita insieme a tanta parte delle vendite”. Poi il presidente di Assopetroli ha posto il tema “di un intervento di riduzione dell’eccessivo numero dei punti vendita”, richiamandosi al ddl collegato alla legge di Stabilità 2014 dello scorso governo e mai approdato in Parlamento.

Per l’associazione di categoria è prioritario intervenire sulle “procedure per la rimozione degli impianti e la bonifica dei siti che sono un ostacolo su cui va realizzata una semplificazione”. La risposta del governo è arrivata dalle parole del viceministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti: “Quel ddl presentato a dicembre per la riduzione delle rete di distribuzione dei carburanti sarà presto rimesso sul tavolo. Non c’è più tempo per rinviare quella riforma e la direzione di quella proposta credo sia corretta: non possiamo ragionare su una riduzione del numero di impianti che sia inferiore ai 5/7mila”. De Vincenti ha quindi annunciato un nuovo “tavolo” di confronto “per la razionalizzazione della rete” che potrebbe essere convocato entro l’estate, anche se il viceministro ha fatto capire che la priorità, per adesso, è il dl Competitività.

 

FONTE: Confcommercio

 

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