Ora c’è anche la firma del Capo dello Stato sul testo della riforma della Pubblica amministrazione. A questo punto non rimane che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo. Del retsto la Ragioneria generale dello Stato, considerato uno degli snodi più delicati, nel pomeriggio di ieri aveva timbrato il provvedimento messo a punto dal ministro della Funzione pubblica Marianna Madia. I principali nodi che lo stesso Quirinale aveva segnalato durante i colloqui informali con Palazzo Chigi, sono stati del resto sciolti durante lo scorso week end. A cominciare da quello dei militari. Questi ultimi vanno in pensione prima rispetto al resto degli statali, tra i 60 e i 62 anni. Per loro non esiste il trattenimento in servizio, ossia la possibilità di rimanere per altri due anni una volta raggiunta l’età pensionabile, ma c’è un istituto simile: il collocamento in ausiliaria.

 

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