Solo 1 governo centrale su 5 governi collabora pienamente con il proprio governo locale nei programmi di spesa dei fondi europei: lo rivela un recente studio del CCRE. Sono pochi i Paesi membri dell’Unione europea che collaborano con i comuni, gli enti intermedi e le regioni, quando si tratta di assumere decisioni cruciali sulle modalità di investimento dei 352 miliardi di euro di fondi comunitari (da spendere nei prossimi 7 anni). Eppure, sottolinea il CCRE, i governi nazionali sono obbligati a creare una partnership con gli enti locali sia nella progettazione che nella distribuzione di fondi comunitari. Lo studio ha svelato che Danimarca, Finlandia, Lituania e Olanda sono i Paesi che maggiormente rispettano questa norma rispetto e, guarda caso, sono quelli che ottengono i migliori risultati con la firma di accordi annuali per lavorare in concerto con i rappresentanti degli enti locali e regionali. Lo studio ha anche riscontrato, che la maggior parte dei Paesi esaminati non rispettano pienamente le norme europee in materia di partenariato governo centrale-governo locale. Frédéric Vallier, Segretario generale CCRE: “obiettivi si raggiungono solo in collaborazione con gli enti locali. L’Unione richiami all’ordine i governi centrali”
La relazione CCRE evidenzia diversi casi, ad esempio, in cui i governi centrali non rispettano l’obbligo di fornire i documenti chiave per le autorità locali almeno dieci giorni prima delle riunioni. Il rapporto rivela anche che, in termini generali, le associazioni nazionali degli enti locali e regionali sono stati costretti a fare pressione sui loro governi centrali per garantire la partecipazione politica degli enti locali e regionali. “Secondo la decisione degli Stati membri sul bilancio dell’UE (2014-2020), la nuova politica di coesione metterà a disposizione fino a 352 miliardi per le Regioni ed i Comuni da utilizzare per creare posti di lavoro, ridurre l’esclusione sociale, affrontare il cambiamento climatico, e per stimolare la ricerca e l’innovazione. Riteniamo che questi obiettivi possono essere raggiunti solo in stretta collaborazione di lavoro con enti locali e regionali. “, ha detto il segretario generale del CCRE, Frédéric Vallier. Le Istituzioni dell’Unione europea devono prendere in considerazione il rapporto CCRE e devono chiedere agli Stati membri di rispettare le norme europee, coinvolgendo pienamente le amministrazioni locali nei loro programmi di finanziamento.
FONTE: Aiccre (Associazione italiana dei Comuni e delle Regioni d’Europa)