Tariffe A24-A25, il Comune “impugna” gli aumenti 10 consiglieri chiedono assise civica ad hoc per ricorso al Tar Comune in campo, ufficialmente, contro il mega aumento delle tariffe sulle A24/ A25, dove l’ultimo rincaro (8,28%), oltre il doppio delle altre autostrade d’Italia (3,9): dieci consiglieri della maggioranza in perfetta sintonia col sindaco, Gianni Di Pangrazio, mettono sul tavolo del presidente del consiglio, Domenico Di Berardino, la richiesta di convocazione (entro 20 giorni) di un’assise civica ad hoc per ricorrere al Tar contro l’ennesimo atto che peggiora le condizioni dei cittadini avezzanesi e marsicani costretti a utilizzare l’autostrada ogni giorno per motivi di lavoro, studio o salute. “Quest’ultimo aumento”, affermano i consiglieri Ignazio Iucci, Carlo Tinarelli, Fabrizio Amatilli, Nicola Pisegna Orlando, Emilio Cipollone, Mario Babbo, Rocco Di Micco, Alessandro Barbonetti, Stefano Chichiarelli e Giancarlo Cipollone -in rappresentanza di tutti i gruppi di maggioranza- “porta le tariffe della A24 a un più 150% negli ultimi 11 anni, a fronte di un costante peggioramento dei tempi di percorrenza, soprattutto dopo l’inizio dei lavori delle Complanari e dello svincolo sul Grande raccordo anulare, di cui non si vede la fine. A fronte di questi cospicui aumenti, la società Strada dei Parchi, non garantisce neanche il mantenimento dei livelli occupazionali, né la percorribilità adeguata in condizioni atmosferiche avverse”. Nel mirino il decreto interministeriale n. 486 del 31 dicembre 2013 -ministri Lupi-Saccomanni- che ha dato il via libera agli incrementi tariffari del 3,9% per le autostradali nazionali, salito impetuosamente all’8,28% per A24/A25. “Questo ennesimo salasso è inaccettabile”, tuona il sindaco, Gianni Di Pangrazio, “che penalizza migliaia di lavoratori, studenti, imprese e cittadini di Avezzano e della Marsica che utilizzano l’autostrada per L’Aquila e Roma. E’ tempo di dire basta e, alla luce dei tanti disservizi e dei costi altissimi, di chiedere a gran voce allo Stato di rivedere la convenzione con la società mettendo paletti a tutela delle comunità locali”. Super aumento da cancellare, quindi, per sindaco e consiglieri fermamente determinati a far scattare il ricorso al Tar con l’obiettivo di ottenere: la revoca immediata degli ultimi super aumenti dei pedaggi sulle A24/A25 mettendoli in linea con le tariffe delle altre autostrade che, per tratti analoghi, sono inferiori della metà; una forma di abbonamento a costi concordati, per tutti i pendolari (lavoratori dipendenti, imprese artigiane e commerciali, studenti) che utilizzano regolarmente lo stesso tratto autostradale; chiarezza sulla gestione della Società Strada dei Parchi che ha ottenuto, a differenza degli altri gestori, aumenti ingiustificati dei pedaggi, e condizioni di privilegio negli appalti e nel periodo di concessione. “Il ricorso può essere uno strumento vincente contro gli aumenti”, sottolineano i dieci consiglieri ricordando quello promosso dal presidente della Provincia di Roma Zingaretti e da 41 sindaci della Provincia di Roma che, nel luglio 2010, portò all’annullamento degli aumenti del pedaggio stabiliti con decreto dall’allora Presidente del Consiglio Berlusconi. E vista l’importanza e la complessità del tema, che chiama in causa diversi soggetti e livelli istituzionali di governo, i dieci consiglieri chiedono che all’adunanza anti-aumenti dei pedaggi siano invitati parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, degli altri Comuni, delle associazioni sociali e dei sindacali.

FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.it)