Spending review: in via di definizione un nuovo pacchetto di misure da parte del Commissario straordinario alla revisione della spesa Cottarelli per dare nuovo impulso all’azione di spending review del Governo.
I risparmi attesi sono di circa 14 miliardi di euro. Le nuove misure, probabilmente rese pubbliche entro il mese di agosto p.v., riguarderanno la piena implementazione della riforma degli acquisti della pubblica amministrazione, con l’estensione del metodo dei costi standard, il ripensamento dell’organizzazione di Prefetture e Ragionerie Provinciali, il coordinamento delle forze di polizia e la questione delle società partecipate locali. Secondo il Commissario, alcuni interventi già attuati hanno consentito al Governo di varare la misura degli 80 euro, possibile, tra l’altro, grazie alla riforma del sistema degli acquisti, al taglio delle auto blu e delle spese degli organi costituzionali.
Gli interventi riguarderanno anche le cosiddette “mancette”, i finanziamenti a pioggia, gli stanziamenti numerosi anche se piccoli che insieme generano centinaia di milioni di spesa e dove il comune denominatore è il singolo percettore ma non il risultato che si vuole ottenere.
Individuate le aree della spesa inefficiente si deve passare alla fase dell’azione. Pertanto, dalla fine dell’anno e per tutto il 2015 Cottarelli si dedicherà al tema del performance budgeting, introdotto dal 2009, ma su cui c’è molta discrasia tra teoria e pratica, che viene indicato ai policy makers come strumento di gestione della spesa pubblica.
Cottarelli, in merito ai prezzi benchmark sui prodotti acquistati dalle amministrazioni pubbliche, ha annunciato che una sarà prodotta una lista che verrà pubblicata dal MEF “al più tardi il 10 luglio” prossimo. Successivamente partiranno i controlli della Guardia di Finanza e della Ragioneria, sulle amministrazioni pubbliche che acquistano a prezzi superiori agli standard Consip alcuni prodotti come elettricità, gas, carburanti, telefonia e prodotti sanitari.
Si tratta di una riforma radicale del modo con cui la pubblica amministrazione compra, nonchè di fondamentale operazione di efficientamento della spesa pubblica.
Inoltre, nelle prossime settimane toccherà sempre al Commissario indicare al Governo i tagli da attuare nel caso in cui le amministrazioni centrali, regionali e locali non fossero in grado di individuare entro giugno le riduzioni di spesa previste dal decreto n. 66/2014 che ammontano a circa 2,1 miliardi di euro.
FONTE: Innovatori Pa
AUTORE: Rita Pastore