Il segnale positivo riguarda le abitazioni e i locali a uso commerciale, che registrano al Centro +10,5% e al Nord +4,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Con un rialzo complessivo dell’1,6%, sembra ripartire il mercato immobiliare italiano nel primo trimestre di quest’anno, secondo i dati diffusi oggi dall’Agenzia delle Entrate con lo studio periodico curato come di consueto dall’Omi (Osservatorio mercato immobiliare). C’è da evidenziare, comunque, che a far tornare il segno positivo ha contribuito anche la nuova disciplina fiscale sugli atti di trasferimento, che ha spostato parte delle compravendite del quarto trimestre 2013 ai primi mesi del 2014.
Comunque sia, era dal quarto trimestre del 2011 che il tasso tendenziale delle compravendite immobiliari non registrava un segno positivo, anche se la moderata ripresa non riguarda tutti i comparti edilizi: mentre le abitazioni e i locali a uso commerciale segnano, rispettivamente, un rialzo del 4,1% e del 4,7%, rispetto ai primi tre mesi del 2013, il settore terziario e quello produttivo perdono l’uno il 10,3% e l’altro lo 0,8 per cento.Osservando il panorama immobiliare italiano dei primi tre mesi dell’anno, si nota come il mercato delle abitazioni cresce soprattutto al Centro (+10,5%) e al Nord (+4,7), mentre resta negativo al Sud (-1,6%), benché la flessione sia più lieve rispetto agli stessi periodi precedenti. L’aumento delle compravendite ha riguardato maggiormente i Comuni capoluogo, che segnano un rialzo dell’8,8%, con un picco nei capoluoghi del Centro (+17,3%) e in misura minore quelli non capoluogo (+1,7 per cento).Tra le grandi città, Bologna guida la classifica della ripresa del mercato residenziale (+29,2%), seguita da Genova (25,3%) e Roma (21,4%). Bene anche Torino (+10,8%), Firenze (+9,7%) e Milano (3,4%), mentre chiudono il primo trimestre 2014 ancora con il segno negativo Palermo (-1%) e Napoli (-25,2%), dove, però, il dato delle compravendite nel I trimestre del 2013 era stato alterato dalle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico del Comune: l’hinterland napoletano fa, infatti, registrare un dato positivo, +4,1%, mai rilevato dal 2010.Andamento diversificato, invece, per i settori non residenziali, con il commerciale che cresce del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il produttivo che perde lo 0,8% e il terziario il 10,3%. In particolare, il terziario (che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito) prosegue il trend negativo, che vede il comparto in perdita da dieci trimestri consecutivi.
FONTE: Fisco Oggi, giornale on line dell’agenzia delle entrate
AUTORE: Fabio Schiboni
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