In materia di comunicazione dati, l’articolo 27 del D.L. 66/2014 introduce significative novità che riguardano sia le modalità di utilizzo che il ruolo della piattaforma per la certificazione dei crediti (o sistema PCC). Le funzionalità della piattaforma, che attualmente permettono di comunicare e certificare i debiti scaduti per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali (di seguito, debiti commerciali), saranno integrate con nuovi moduli applicativi, per mezzo dei quali sarà possibile monitorare in modo continuativo l’andamento dei predetti debiti e dei relativi tempi di pagamento. In particolare, l’utilizzo della piattaforma elettronica permetterà di tracciare e rendere trasparente ai soggetti interessati l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali per i quali sia stata emessa fattura (o richiesta equivalente di pagamento) a decorrere dal 1° luglio 2014.

Il predetto processo avrà luogo tanto per le fatture tradizionali (emesse in forma cartacea) quanto per quelle elettroniche. Al riguardo, si rammenta che il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 55/2013 prescrive l’obbligo della fatturazione elettronica nei confronti delle amministrazioni dello Stato, delle agenzie fiscali e di alcuni enti pubblici dal 6 giugno 2014, mentre il termine per le altre pubbliche amministrazioni è stato fissato al 31 marzo 2015 dall’articolo 25 del D.L. 66/2014.

Disponibile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il documento descrive le modalità e i formati mediante i quali gli utilizzatori della piattaforma per la certificazione dei crediti (creditori e pubbliche amministrazioni) possono comunicare i dati relativi a fatture o richieste equivalenti di pagamento (di seguito fatture) riferiti a crediti per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali (di seguito crediti commerciali) ai sensi dell’art. 7-bis del D.L.35/2013.

Scarica l’allegato: Regole tecniche per la comunicazione dei dati delle fatture – Modalita di trasmissione

FONTE: Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato

 

bancadati