La Toscana e l’Italia hanno ratificato la “Carta europea dell’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale” fin dal giugno del 2006, esattamente un mese dopo che a Innsbruck, negli Stati generali si era approvata la “Carta europea dell’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale”.
Le ratifiche in Toscana sono 243 e in Italia 420. Se consideriamo che in Europa gli Enti che hanno ratificato la Carta sono 1400 non possiamo dubitare che vi sia stata da parte delle elette nei Consigli comunali, provinciali, regionali la consapevolezza che si trattasse di uno strumento utile per spingere avanti la liberazione dei talenti femminili. A distanza di 7 anni possiamo dire che gli Enti soci CCRE si sono misurati con i principi della Carta nella fase economica più difficile che si sia vissuta nel dopoguerra nel mondo. In Italia, si è partiti da una condizione sulla carta molto avanzata per i diritti delle donne ma in realtà la difficile condizione per conciliare le condizioni di vita e di lavoro hanno reso sempre più faticosa la via dei diritti e dell’uguaglianza di genere. La difficoltà creata nella finanza locale da provvedimenti finanziari annuali da parte del governo nazionale con trasferimenti sempre minori hanno messo a dura prova la rete dei servizi di sostegno alle famiglie e alle imprese. Le donne sono state le vittime designate delle riduzioni dei servizi sociali e della riforma delle pensioni.
Nella Carta sono previsti interventi di carattere settoriale nelle politiche di bilancio degli Enti locali e regionali ma ciò che è più rilevante è il metodo che si afferma come necessario. Si prevedono piani di azione e l’utilizzazione degli strumenti come il bilancio di genere per meglio mettere a fuoco i dati della realtà sociale di genere. Da ciò deriva una luce nuova nella quale si possono esaminare le scelte dei bilanci ordinari degli enti. È sulla metodologia da usare per i bilanci di genere che ci si soffermerà più a lungo nelle relazioni che si svolgono a Firenze durante una seduta alla quale è inviato a prendere parte l’intero Consiglio nazionale dell’Associazione proprio alla vigilia dell’impostazione dei bilanci annuali degli Enti locali e delle Regioni.
La Regione Toscana, a partire dal consuntivo 2012, ha predisposto il suo primo Bilancio di Genere. Se si pensa al lungo lavoro preparatorio compiuto attraverso la L.R.16/2009 si è davvero di fronte al compimento della prima esperienza di governi locali e regionali che offrono insieme una prima esperienza di applicazione di questo strumento. La riunione del Consiglio Nazionale prevista per venerdì 24 nella Sala delle Feste in Consiglio Regionale con la partecipazione delle amministratrici dei tre livelli istituzionali è organizzata per offrire un monitoraggio completo della situazione toscana alle ospiti delegate dall’Osservatorio Europeo creato per l’osservazione dell’applicazione della “Carta europea dell’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale”.
FONTE: Aiccre