“In questi giorni si sta consumando in Campania un ulteriore impoverimento del sistema pubblico di istruzione, con gravi danni sociali a breve e lungo termine, che sottoponiamo con forza all’attenzione della politica e del governo regionale e nazionale”, scrive Enrico Grillo, segretario generale della FLC CGIL Campania.
“ll taglio agli organici, il sovraffollamento delle classi e la mancanza di docenti di sostegno incideranno negativamente sulla qualità della didattica; l’azzeramento degli organici dell’educazione degli adulti e delle scuole speciali lascierà insoddisfatti bisogni formativi e importanti opportunità di emancipazione sociale. Completa il quadro il forte taglio al personale ATA che rende i servizi amministrativi e ausiliari insufficienti a garantire decoro, sicurezza ed efficienza amministrativa e tecnica nelle scuole della Campania.
La FLC CGIL valuta negativamente queste scelte politiche che, se per il Paese sono inutili e dannose, per la Campania rischiano di innescare pericolose guerre tra poveri che non servono a nessuno, sempre che non si voglia perseguire con tenacia l’esasperazione del conflitto sociale, e quindi chiede con urgenza, insieme agli altri sindacati, un incontro con il Presidente De Luca per mettere ben a fuoco queste problematiche, esplorando possibili soluzioni e avviando politiche di investimento capaci di esaltare le tante intelligenze e risorse della nostra regione.”
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FLC CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola
Regione Campania
Lettera aperta al Presidente della Regione Campania
Presidente,
il mondo della scuola vive una fase di grande delicatezza che richiede un intervento determinato da parte della politica e delle istituzioni locali.
I trasferimenti e l’ assegnazione delle sedi definitive agli assunti in ruolo per effetto della legge 107 sono stati oggetto di macroscopici errori tecnici che hanno spedito a centinaia di chilometri di distanza migliaia di docenti campani. Nonostante l’ evidenza di quanto denunciato dai lavoratori e dalle OO.SS., ieri il Ministro Giannini ha dichiarato che non c’ è stato nessun errore, rifiutandosi di mettere in discussione l’operato ministeriale e le procedure informatiche utilizzate.
Soltanto qualche giorno prima, intanto, la dirigente dell’ Ufficio Scolastico Regionale, dottoressa Luisa Franzese, ha comunicato un’ ulteriore contrazione dell’ organico di fatto.
Qualsiasi politica di rilancio della nostra regione è incompatibile con una scuola povera, malfunzionante, che mortifica tutte le professionalità e soprattutto non garantisce l’istruzione pubblica dettata dalla Costituzione, quella che dovrebbe assicurare emancipazione sociale, inclusione e diritto di cittadinanza.
Non si può rimanere inerti di fronte alla forte sottrazione di organico in atto, lasciando insoddisfatti i forti bisogni formativi di territori difficili e concrete possibilità di lavoro, mentre l’Amministrazione scolastica nel concreto renderà usuali in Campania classi sovraffollate, alunni diversamente abili esclusi dal diritto allo studio, azzeramento dell’educazione degli adulti, delle scuole carcerarie e ospedaliere, servizi amministrativi, tecnici e ausiliari inadeguati.
Quanto sintenticamente esposto richiede un intervento urgentissimo della Regione, e per questo motivo le scriventi OO.SS. chiedono formalmente di incontrarLa quanto prima, per cercare soluzioni al gravissimo stato delle cose in Campania.