Il 24 febbraio 2025 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito numero 156, che stabilisce le linee guida per l’autorizzazione dei posti e le modalità di selezione per i percorsi di formazione iniziale degli insegnanti nell’anno accademico 2024/2025.


Questo provvedimento definisce le regole per l’avvio della formazione dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, inclusi gli insegnanti tecnico-pratici, e per l’abilitazione all’insegnamento in vari settori disciplinari.

Si tratta di una tappa della riforma della formazione dei docenti in Italia, con nuovi per la selezione e l’organizzazione dei corsi di abilitazione.

Nuovi criteri per la formazione degli insegnanti: il decreto del MIM

In primo luogo il decreto disciplina l’adozione di modalità telematiche, insieme alla possibilità di sospensione e ripresa dei corsi, e nelle sue intenzioni vorrebbe rendere più accessibile e flessibile il percorso di formazione per i futuri insegnanti, garantendo al contempo l’alto livello di preparazione richiesto per il sistema scolastico italiano.

L’offerta formativa e i requisiti di accesso

Il Decreto prevede che l’offerta formativa per i percorsi di abilitazione accademica e universitaria comprenda diverse tipologie di corsi, suddivisi in due principali categorie. La prima riguarda i percorsi di formazione iniziale abilitante, che devono prevedere almeno 60 crediti formativi universitari (CFU). La seconda riguarda i percorsi che consentono di acquisire 30 crediti, necessari per l’abilitazione, in conformità alle disposizioni del decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017.

I candidati possono presentare domanda di partecipazione a uno solo dei percorsi previsti per ciascuna classe di concorso. Se le domande superano il numero di posti disponibili, l’accesso ai corsi avverrà seguendo i criteri di selezione stabiliti nell’allegato B del Decreto, con un sistema di graduatoria basato sul merito.

Modalità di ammissione e durata dei percorsi

I percorsi formativi si articolano secondo modalità che possono includere anche lezioni in modalità telematica, per un massimo del 50% della durata totale del corso, fatta eccezione per le attività di tirocinio e laboratorio. Questo consente una maggiore flessibilità per gli studenti, pur mantenendo elevati standard di qualità.

Ogni candidato deve frequentare almeno il 70% delle attività formative per poter accedere alla prova finale, che consente di ottenere l’abilitazione. I docenti che completano il percorso con successo acquisiranno l’abilitazione per tutte le materie comprese nelle classi di concorso relative, con una riconversione delle qualifiche in base alle nuove aggregazioni previste.

Tirocinio e attività pratiche

Il tirocinio, elemento cruciale per la formazione pratica degli insegnanti, prevede un impegno di dodici ore per ciascun credito formativo acquisito. Le attività di tirocinio saranno coordinate da tutor in servizio presso le scuole secondarie, che seguiranno i candidati durante il percorso. In caso di difficoltà nel completare il tirocinio, le istituzioni potranno consentire la sospensione temporanea dei percorsi, permettendo di riprendere la formazione nell’anno accademico successivo, senza perdere il lavoro già svolto.

Percorsi di completamento e ulteriori abilitazioni

Per i vincitori di concorsi, sono previsti percorsi di completamento per acquisire i crediti necessari, a seconda delle specifiche qualifiche pregresse. Questi percorsi saranno offerti dalle università e dalle istituzioni accademiche che hanno già ottenuto l’accreditamento, o che sono in attesa di accreditamento per l’anno accademico 2024/2025. I costi per questi corsi, che variano in base al percorso e alla formazione già acquisita, non dovranno superare un importo massimo di 2.500 euro.

Riconoscimento delle qualifiche estere

Per i candidati che possiedono titoli di studio non abilitanti conseguiti all’estero, il Decreto stabilisce che essi possano partecipare ai percorsi di formazione previa valutazione del titolo da parte dell’istituzione accademica di riferimento. Questo processo di valutazione seguirà le normative vigenti per l’ammissione degli studenti stranieri nei corsi delle università italiane.

Documenti utili