Accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria: aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2025/2026, per la prima volta cade il numero chiuso. Ecco come fare domanda e come funziona il meccanismo.


Debutta il semestre aperto, introdotto dalla riforma voluta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, guidato da Anna Maria Bernini. A partire da quest’anno sarà possibile iscriversi attraverso la piattaforma online Universitaly, senza bisogno di affrontare una selezione preliminare.

Aperte le iscrizioni per la facoltà di Medicina 2025/2026

Con questa riforma, il tradizionale test di selezione viene definitivamente archiviato. Al suo posto, il Ministero punta su un modello che privilegia la preparazione effettiva attraverso un semestre iniziale aperto a tutti, con esami uniformi e criteri trasparenti.

L’obiettivo è duplice: offrire maggiori opportunità di accesso e allo stesso tempo valutare le competenze acquisite in modo oggettivo, aprendo nuove strade nel panorama della formazione universitaria italiana.

L’iscrizione dovrà essere effettuata, previa registrazione tramite la piattaforma on line Universitaly fino a venerdì 25 luglio 2025.

Come funziona il nuovo modello di accesso

Il nuovo sistema consente l’iscrizione diretta a Medicina, accompagnata però dalla contemporanea adesione a un corso di laurea affine. Al momento della registrazione, gli studenti devono indicare l’ateneo prescelto per il semestre aperto e il corso parallelo, oltre a selezionare almeno nove sedi alternative e altrettante opzioni per la prosecuzione del percorso nel caso in cui non si rientri nei posti disponibili per Medicina nel secondo semestre.

L’inizio delle lezioni è fissato per il 1° settembre e le attività si concluderanno entro la fine di novembre. Le università, in piena autonomia, organizzeranno i metodi di insegnamento e le modalità di svolgimento delle lezioni. Il semestre potrà essere ripetuto fino a tre volte, anche non consecutive, offrendo più possibilità a chi non dovesse superare i requisiti iniziali.

Tre materie per iniziare: pubblicati i programmi

Fisica, Biologia e Chimica con propedeutica biochimica sono le tre discipline cardine di questo primo semestre. I relativi syllabi, ovvero i programmi ufficiali, sono già disponibili nella sezione dedicata su Universitaly. Ogni insegnamento consente di ottenere 6 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 18. Se lo studente decidesse poi di proseguire nel corso affine, tali crediti verranno riconosciuti integralmente, a condizione che gli esami siano superati con esito positivo.

Esami nazionali: due date per le prove

Gli esami finali del semestre aperto si terranno in due appelli nazionali: il 20 novembre e il 10 dicembre 2025. Le prove saranno identiche in tutta Italia e comprenderanno 31 quesiti per ciascuna materia: 15 a scelta multipla con cinque opzioni e 16 a completamento. Gli studenti avranno 45 minuti per ogni materia.

Il punteggio verrà calcolato assegnando 1 punto per ogni risposta corretta, nessun punto per quelle non date e una penalità di 0,25 punti per ogni errore. Il totale massimo conseguibile è 93 punti. Per accedere alla graduatoria nazionale è necessario ottenere almeno 18/30 in ciascun esame. Sono previste anche valutazioni con lode.

Graduatoria nazionale e corsi affini: cosa succede dopo

I risultati degli esami saranno utilizzati per stilare una classifica su scala nazionale, che determinerà l’accesso al secondo semestre dei corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Chi non dovesse rientrare nella graduatoria ma ha comunque superato tutte le prove con il punteggio minimo previsto, potrà proseguire nel corso affine prescelto, mantenendo tutti i crediti formativi acquisiti.

Tra i corsi affini validi rientrano le lauree in Biotecnologie (L-2), Scienze Biologiche (L-13), la Magistrale a ciclo unico in Farmacia (LM-13), Scienze Zootecniche (L-38), e alcune Professioni sanitarie selezionate annualmente secondo criteri definiti dal Ministero. L’iscrizione a questi percorsi non comporta costi aggiuntivi per il primo semestre, né obblighi di frequenza se non previsti dai singoli regolamenti universitari.