Un problema che per anni ha generato incertezze nei Comuni sembra finalmente aver trovato una soluzione con l’accoglimento delle proposte dell’Anci: la questione legata alla durata degli incarichi dirigenziali conferiti ai sensi dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali (Tuel).
Si tratta di quelli cioè attribuiti a dirigenti esterni all’amministrazione comunale. La svolta è arrivata grazie a un emendamento approvato nel corso dell’ultima Conferenza Unificata, che ha accolto le richieste dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani).
Superato lo stallo sugli incarichi dirigenziali nei Comuni: una soluzione attesa da anni
A manifestare soddisfazione è stato il vicepresidente dell’Anci, Roberto Pella, che ha sottolineato come l’intervento normativo ponga fine a un contenzioso aperto da una sentenza della Corte di Cassazione del 2014. Secondo quella pronuncia, anche per gli incarichi a tempo determinato conferiti dai Comuni ai sensi dell’articolo 110 Tuel, si doveva applicare il vincolo di una durata minima di tre anni previsto per i dirigenti di ruolo. Una rigidità che negli anni ha creato difficoltà interpretative e operative, soprattutto nei casi in cui il mandato del sindaco terminasse prima di quel triennio.
Con l’approvazione dell’emendamento, ha spiegato Pella, si supera finalmente questo vincolo, permettendo agli enti di conferire incarichi dirigenziali legati alla durata del mandato amministrativo, senza incorrere in conflitti normativi.
Accolte le proposte Anci su controlli e percorsi di carriera
Nel corso del confronto tecnico, sono state recepite anche altre istanze avanzate dall’Anci. Tra queste, la tutela dell’autonomia dei Comuni nella definizione dei propri assetti organizzativi e del sistema di controllo interno, che resta disciplinato a livello locale attraverso regolamenti comunali. È stato inoltre ottenuto un ampliamento dell’accesso ai percorsi di crescita professionale verso la dirigenza, esteso ora anche ai dipendenti di Comuni e Città metropolitane.
Queste novità, ha evidenziato Pella, rappresentano un passo in avanti verso una pubblica amministrazione più moderna e flessibile, capace di valorizzare le professionalità interne e allo stesso tempo dotarsi delle competenze necessarie per affrontare le nuove sfide amministrative.
Via libera al finanziamento per i progetti contro la tratta
Durante la stessa seduta della Conferenza Unificata risulta espresso parere favorevole anche al decreto che prevede lo stanziamento di 28 milioni di euro, interamente a carico del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, per interventi a sostegno delle vittime di tratta.
Il finanziamento sarà destinato a iniziative territoriali volte a garantire protezione, assistenza immediata, condizioni dignitose di accoglienza e supporto sanitario temporaneo. Si tratta di risorse fondamentali per sostenere le organizzazioni e i servizi locali che operano in prima linea nel contrasto a una delle più gravi forme di violazione dei diritti umani.
Un’intesa che rafforza il ruolo degli enti locali
Le decisioni prese in sede di Conferenza Unificata confermano il ruolo centrale delle amministrazioni locali nella gestione delle politiche pubbliche e nella tutela delle fasce più vulnerabili. L’Anci, attraverso un dialogo costruttivo con il Governo, ottiene così risultati concreti che rafforzano la capacità operativa dei Comuni, favorendo allo stesso tempo un’evoluzione della macchina amministrativa in direzione di maggiore efficienza e adattabilità.