Nell’ultima riunione tra Aran e sindacati arriva l’ennesimo stop al Rinnovo del Contratto degli Enti Locali 2022-2024: per l’Agenzia adesso c’è un rischio concreto di stallo e slittamento al 2026.


Questo è quanto riportato in un lungo comunicato diffuso sulla pagina X dell’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.

𝐀𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐚𝐭𝐨, 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞. 𝐌𝐚 𝐬𝐞 𝐂𝐠𝐢𝐥 𝐞 𝐔𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐨“.

Così Antonio Naddeo presidente dell’Aran, commenta l’esito negativo della riunione odierna sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 del comparto Funzioni Locali. “È una situazione preoccupante – avverte Naddeo – perché mette a rischio l’intera tempistica del rinnovo contrattuale e crea incertezza per lavoratori ed enti. Ci auguriamo che si possa ancora aprire uno spiraglio di confronto”.

Aran ha già riconvocato il tavolo negoziale per il 10 giugno, nella speranza che si riaprano le condizioni per un’intesa condivisa.

Nonostante l’entrata in vigore del Decreto Pa, che consente agli enti locali con bilanci in equilibrio di superare i tetti al trattamento accessorio, Cgil e Uil hanno dichiarato la loro indisponibilità a sottoscrivere l’accordo, chiedendo ulteriori risorse. Cisl e Csa, invece, si sono detti pronti alla firma. Tuttavia, il mancato consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali rende, al momento, impossibile la conclusione dell’intesa.

Ancora una volta stop a Rinnovo Contratto Enti Locali: per Aran rischio stallo e slittamento al 2026

La trattativa, aperta da oltre un anno, rischia uno stallo che potrebbe far slittare l’effettiva entrata in vigore del contratto al 2026, a causa della lunga fase di controllo successiva alla firma. Uno scenario che comprometterebbe gravemente l’intero calendario della contrattazione pubblica.

Il contratto in discussione prevede:

  • un incremento medio mensile di 141 euro;
  • l’introduzione del buono pasto per il lavoro agile;
  • la sperimentazione della settimana corta;
  • un rafforzamento delle relazioni sindacali;
  • la possibilità di aumenti medi aggiuntivi fino a 74 euro per gli enti in equilibrio finanziario, grazie alle nuove norme del Decreto Pa.

Con le risorse per il triennio 2025-2027 già stanziate, diventa urgente chiudere la trattativa per garantire certezze retributive e stabilità contrattuale a oltre 400mila dipendenti degli enti locali.