Il Comune di Palestrina, in provincia di Roma, accelera sulla digitalizzazione: istituito un ufficio dedicato e un gruppo di lavoro multidisciplinare per affrontare le sfide della transizione digitale nel rispetto del GDPR.
In un’epoca in cui le tecnologie digitali evolvono a ritmo serrato, la Pubblica Amministrazione è chiamata ad affrontare una sfida cruciale: garantire la protezione dei dati personali in modo efficace, sostenibile e conforme al Regolamento europeo (GDPR), senza limitarsi al mero rispetto formale delle normative. Questo significa intraprendere un vero e proprio cambio di paradigma organizzativo, che impone alle amministrazioni di superare approcci burocratici e abbracciare una visione strategica e trasversale della trasformazione digitale.
Il Comune di Palestrina si inserisce in questo scenario con un’iniziativa che rappresenta una buona pratica a livello locale: l’approvazione, attraverso una delibera di Giunta, di una struttura organizzativa specificamente dedicata alla gestione della transizione digitale e alla compliance normativa in materia di trattamento dei dati. Si tratta di un modello di governance in cui la conformità al GDPR non è più vista come un obbligo accessorio, ma come parte integrante del processo di innovazione e miglioramento della qualità dei servizi pubblici.
Un cambiamento culturale e organizzativo
L’applicazione concreta del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Regolamento UE 2016/679) richiede alle amministrazioni pubbliche non solo di adeguare i propri strumenti informatici, ma anche – e soprattutto – di promuovere un mutamento culturale. La digitalizzazione non si limita all’adozione di nuove tecnologie come il cloud computing, i social media o la cooperazione applicativa tra sistemi: implica la revisione dei processi interni, la formazione del personale e l’introduzione di nuovi ruoli e responsabilità, capaci di gestire in modo integrato innovazione, sicurezza e trasparenza.
In questo contesto, un elemento chiave è la capacità di dimostrare le scelte compiute e quelle ancora da attuare, documentando in modo chiaro e tracciabile il percorso verso la piena aderenza alle normative. Tale tracciabilità è uno dei principi fondanti del GDPR, che impone alle organizzazioni di essere in grado di fornire evidenza concreta delle misure adottate per tutelare i dati personali.
Il ruolo strategico del Program Management Office
Per garantire un’azione coordinata e continuativa all’interno dell’ente, il Comune di Palestrina ha previsto l’istituzione di una struttura di governance interna, spesso definita come Program Management Office (PMO). Questo ufficio assume un ruolo centrale nella gestione del processo di transizione digitale, fungendo da cabina di regia tra le varie figure coinvolte.
Il PMO non si limita a un’attività di supervisione, ma ha compiti operativi ben definiti: pianificare e monitorare le azioni previste, garantire l’allineamento tra strategie e operatività, archiviare centralmente la documentazione prodotta e assicurare che ogni intervento sia coerente con gli obiettivi stabiliti.
In tale assetto, si relazionano in modo integrato il Responsabile della Transizione Digitale (RTD), l’Amministratore di sistema, il DPO (Data Protection Officer) e altri profili tecnici e amministrativi, creando un ambiente di lavoro sinergico e interfunzionale. Nel caso specifico del Comune di Palestrina, il ruolo di RTD è stato assegnato a un dirigente amministrativo, il dott. Giuseppe Scaramella, figura di raccordo istituzionale cui spetta la responsabilità della conduzione dell’intero processo.
La costituzione di un Ufficio Digitale
Accanto al PMO, la Giunta comunale ha deliberato l’istituzione di un Gruppo di Lavoro strutturato – denominato Ufficio Digitale – che riunisce competenze trasversali, fondamentali per affrontare in modo efficace la complessità della transizione. Questo team multidisciplinare è composto da figure esperte nei settori informatico, giuridico e organizzativo-manageriale.
In particolare, il personale informatico ha il compito di presidiare aspetti quali la sicurezza dei sistemi, i pagamenti digitali, la gestione dell’identità elettronica, la presentazione telematica delle istanze e la comunicazione digitale. Gli esperti legali sono chiamati a vigilare sul rispetto della normativa europea in materia di dati personali, così come sulle disposizioni contenute nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Il personale con competenze manageriali, invece, si occupa di garantire l’integrazione tra settori diversi dell’ente e di agevolare il processo decisionale in una logica di efficienza e trasparenza.
Un approccio orientato alla trasparenza e alla qualità
La delibera comunale prevede anche alcune misure fondamentali per la piena accountability del processo: l’atto è stato trasmesso a tutti gli uffici interni e pubblicato nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale, garantendo così un accesso chiaro e diretto alla cittadinanza. Inoltre, il Responsabile della Transizione Digitale è stato incaricato di inserire le relative informazioni nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), assicurando così la tracciabilità delle funzioni e dei referenti.
Questo livello di trasparenza e documentazione rappresenta un aspetto fondamentale per rafforzare la fiducia tra istituzioni e cittadini, oltre che per facilitare il controllo di legalità e il monitoraggio delle performance da parte degli organi competenti.
Una direzione virtuosa per la PA locale
L’iniziativa del Comune di Palestrina si colloca in un orizzonte più ampio di modernizzazione della macchina pubblica, dove la digitalizzazione non è fine a sé stessa, ma uno strumento per garantire servizi più accessibili, inclusivi e affidabili. Si tratta di una scelta che valorizza il capitale umano interno all’ente, investendo in competenze e responsabilità, e che può fungere da esempio per altre amministrazioni locali.
La delibera poggia su solide basi normative, facendo riferimento al Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005 e successive modifiche), al Decreto FOIA (D.Lgs. 97/2016) e ad altre disposizioni legislative che regolano la digitalizzazione nella pubblica amministrazione. Tale cornice normativa, combinata a un approccio pragmatico e operativo, consente di passare dalla teoria alla pratica, con effetti concreti sulla qualità dei servizi e sull’efficienza organizzativa.
In definitiva, Palestrina offre un modello che dimostra come l’adeguamento alle normative europee e il governo della trasformazione digitale possano diventare l’occasione per ripensare profondamente l’amministrazione pubblica, orientandola verso innovazione, partecipazione e sostenibilità.