L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha accolto la richiesta dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) di prorogare l’utilizzo dell’interfaccia web della Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) per gli affidamenti diretti di valore inferiore a 5.000 euro.


Una decisione che rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per centinaia di piccoli Comuni italiani, spesso penalizzati dalla scarsità di risorse umane e infrastrutturali.

La Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) dell’ANAC è uno strumento digitale attraverso cui le pubbliche amministrazioni gestiscono in modo trasparente e tracciabile le procedure di affidamento e appalto di beni, servizi e lavori. Serve a:

  • Pubblicare le informazioni sugli affidamenti;
  • Monitorare il rispetto delle regole sugli appalti;
  • Garantire la trasparenza e la legalità nell’uso delle risorse pubbliche.

In particolare, per i piccoli Comuni, consente di effettuare in modo semplificato gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro, anche quando non riescono ancora a usare le nuove piattaforme digitali previste dal Codice dei Contratti.

Proroga della piattaforma web dell’ANAC per gli affidamenti nei piccoli Comuni

La proroga resterà in vigore fino a quando le Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (PAD) non saranno pienamente operative. L’intervento mira a semplificare gli adempimenti richiesti alle stazioni appaltanti locali, in attesa che il processo di digitalizzazione delle procedure di acquisto entri a regime.

Il provvedimento si inserisce in un più ampio quadro normativo previsto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che ha reso obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2024, la digitalizzazione di tutte le fasi degli appalti pubblici. Tuttavia, come evidenziato in più occasioni dall’Anci, molti piccoli enti locali hanno riscontrato difficoltà nell’adattarsi tempestivamente a questi nuovi strumenti tecnologici.

La proroga riguarda anche le tipologie di affidamento già individuate nella Delibera n. 584 del 2023, che ha aggiornato la disciplina precedentemente stabilita dalla Delibera n. 214 del 2022. In presenza di difficoltà nell’utilizzo delle PAD, sarà quindi possibile continuare a utilizzare la scheda web fornita dalla piattaforma PCP per gli affidamenti minori, garantendo nel contempo l’adempimento degli obblighi di trasparenza.

L’ANAC ha precisato che non sarà ammesso l’inserimento retroattivo delle informazioni relative agli affidamenti, sottolineando la necessità di caricare i dati in tempo reale. L’Autorità ha inoltre invitato le PAD a rafforzare le misure volte a semplificare l’utilizzo degli strumenti digitali, in linea con quanto stabilito dalle regole tecniche del Codice.

Soddisfazione da parte dell’Anci

«Questo risultato ottenuto dall’Anci consente a numerosi piccoli Comuni, spesso in affanno per la cronica mancanza di personale e mezzi, di portare avanti le proprie attività di approvvigionamento attraverso modalità semplificate che, nei nostri enti, rappresentano la forma prevalente di affidamento», ha commentato Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro e coordinatore nazionale dei Piccoli Comuni.

In attesa che la transizione digitale si completi e che le nuove piattaforme siano pienamente funzionanti, questo provvedimento rappresenta un importante passo per evitare rallentamenti e blocchi operativi, soprattutto nei territori dove le semplificazioni non sono un’opzione ma una necessità quotidiana.