Approvato dal consiglio dei ministri il 14 marzo è approdato in Gazzetta ufficiale, ed entrerà in vigore il 12 aprile, il decreto che recepisce la direttiva europea Raee sulla gestione e smaltimento dei rifiuti elettronici.
Numerose sono le novità del provvedimento che punta a potenziare la filiera recependo quelli che sono i punti di forza del sistema sviluppato dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche con la collaborazione dei principali attori della filiera Raee, affiancandogli il modello ‘all actors’ e rafforzando ulteriormente il ruolo del Centro di Coordinamento, che avrà il compito di rendere più efficace il monitoraggio dei flussi di rifiuti tecnologici, gestendo un elenco a cui dovranno iscriversi tutti gli impianti di trattamento.
La nuova struttura includerà due referenti di nomina ministeriale, per consolidare la collaborazione con gli organismi di controllo, specifica i requisiti giuridici e operativi dei sistemi collettivi, chiarisce le modalità di funzionamento dei sistemi individuali e, puntando a rendere più efficace e controllata la filiera del riciclo dei rifiuti tecnologici, il decreto legislativo prevede il rafforzamento degli obblighi per chi vende a distanza.
I venditori on line, infatti, dovranno garantire il ritiro dei Raee ai propri clienti che acquistano un nuovo prodotto, offrendo loro la possibilità di consegnare l’apparecchiatura a fine vita in punti di raccolta messi a disposizione gratuitamente.
Il nuovo decreto legislativo, segna una svolta anche per il consumatore grazie all’introduzione dell’1 contro 0. Questa importante novità consente di consegnare gratuitamente i Raee di piccole dimensioni – inferiori a 25 cm – presso i punti vendita, senza alcun obbligo di acquisto. Il ritiro di questi rifiuti tecnologici è obbligatorio per i punti vendita con superfici superiori a 400 mq e facoltativo per quelli più piccoli.
Il recepimento della direttiva comunitaria mira a prevenire e ridurre gli impatti negativi derivanti dalla produzione e dal riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche aumentando i target di raccolta. L’obiettivo è di arrivare a gestire entro il 2019 l’85% sul totale dei Raee generati dalle famiglie italiane o il 65% delle apparecchiature immesse sul mercato (oltre tre volte rispetto a quanto viene oggi raccolto).
Il campo di applicazione della nuova normativa viene esteso a più prodotti. I pannelli fotovoltaici vengono inclusi da subito, mentre dall’agosto 2018 verranno considerati Raee anche tutti gli altri apparecchi elettronici a fine vita al momento esclusi.
Il decreto prevede anche l’inserimento di regole che garantiscano controlli più incisivi per arginare i flussi di Raee gestiti illegalmente. Ad esempio, vengono imposti requisiti tecnici per le spedizioni transfrontaliere di Aee (apparechiature elettriche elettromeccaniche) usate per evitare elusioni della normativa sulle spedizioni illegali di rifiuti.
Infine vengono introdotte misure volte a incentivare la preparazione al riutilizzo dei prodotti nella fase che precede il riciclo grazie all’introduzione di attori intermedi tra l’impianto di trattamento e la piazzola ecologica. Le specifiche dell’attività saranno definite da un decreto ad hoc.
La Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ha espresso soddisfazione per il decreto che ha accolto “le nostre principali istanze e riconosciuto il valore dell’attuale sistema nazionale che, tra non poche difficoltà, ha comunque consentito al nostro Paese di raggiungere il target di raccolta di 4 kg/abitante all’anno”.
FONTE: www.ict4executive.it
AUTORE: Luigi Ferro