L’Italia vanta una geografia variegata e affascinante, con montagne imponenti, colline dolci e pianure estese: tuttavia una località detiene un primato curioso, quello di Comune più “basso” a livello di altitudine in Italia. Scopriamone il motivo e perché è un posto così peculiare.


Tra le tante particolarità del territorio nazionale, esiste un luogo che detiene un primato singolare: un comune che sul proprio territorio presenta una depressione geomorfica, e che quindi risulta situato all’altitudine più bassa d’Italia.

Un’area che, per la sua conformazione, offre spunti di grande interesse non solo geografico, ma anche storico e ambientale. Situato nel cuore della Pianura Padana, questo territorio racchiude una storia di trasformazioni e adattamenti, frutto di interventi di bonifica e di un sapiente utilizzo delle risorse naturali.

Ecco qual è e dove si trova il Comune più “basso” in Italia

Il punto più basso del Paese si trova in una frazione del comune di Jolanda di Savoia, situato in Emilia-Romagna, nella provincia di Ferrara. Questo territorio, noto come Contane, rappresenta un unicum geografico, poiché si trova a 3 metri e 44 centimetri sotto il livello del mare, in un’area denominata Corte delle Magoghe.

Sotto il livello del mare? Beh avete capito bene. La frazione di Contane, come anticipato sopra rientra in quella che viene definita una “depressione“, un’area la cui altitudine risulta inferiore rispetto al livello medio del mare. In geomorfologia, il termine depressione indica una porzione di territorio che si trova ad una quota inferiore rispetto ad una superficie di riferimento, in questo caso il livello marino. Queste particolari conformazioni possono essere il risultato di diversi fenomeni naturali, tra cui l’erosione del suolo, il cedimento del terreno o processi di subsidenza.

Si tratta di un primato certificato, non di un’approssimazione. Secondo l’Istituto Geografico Militare, l’ente ufficiale responsabile della cartografia dello Stato, il punto altimetricamente più basso d’Italia si trova proprio in questa zona. Grazie a strumenti di rilevazione avanzati, l’istituto ha confermato che qui si detiene il record con una quota di -3,44 metri rispetto al livello marino.

Le origini di Jolanda di Savoia

Jolanda di Savoia ha una storia relativamente recente rispetto ad altri comuni italiani. L’area in cui sorge era un tempo caratterizzata da paludi e acquitrini, sotto l’amministrazione di Copparo. La sua trasformazione iniziò nel 1882, grazie agli interventi della società Bonifiche Ferraresi, che avviarono un’importante opera di prosciugamento e recupero delle terre. Il paese fu fondato ufficialmente nel 1903 con il nome di “Le Venezie”, per poi assumere la denominazione attuale nel 1911, in onore della principessa Jolanda, figlia primogenita del re d’Italia Vittorio Emanuele III, in visita alla cittadina proprio in quell’anno.

Un paesaggio tra risaie e biodiversità

Il territorio di Jolanda di Savoia si inserisce nella fertile Pianura Padana, in un’area nota come “Terra del Riso“. Qui, le vaste risaie offrono uno scenario suggestivo, con il riso del Delta del Po IGP che rappresenta una delle eccellenze agroalimentari locali. Questo angolo della provincia di Ferrara si distingue per la presenza di numerosi canali, sentieri e oasi naturalistiche che fanno parte del Parco del Delta del Po, riconosciuto come patrimonio UNESCO per la sua straordinaria biodiversità.

L’urbanistica del paese riflette la sua vocazione agricola, con le tradizionali corti aperte, le file ordinate di abitazioni dei braccianti e gli edifici legati alla produzione risicola. Ogni anno, nel mese di agosto, Jolanda di Savoia celebra la sua tradizione con la “Sagra del Riso”, un evento che richiama numerosi visitatori per assaporare le specialità locali e scoprire le bellezze di questo territorio.