Si sono svolti nella suggestiva cornice del Roma Convention Center “La Nuvola” gli Stati Generali dei Commercialisti 2025, promossi dal Consiglio Nazionale della categoria guidato da Elbano de Nuccio: ecco il resoconto dell’evento e le richieste dei professionisti.


L’edizione di quest’anno, intitolata “I Commercialisti: una guida strategica per le sfide del Paese”, ha richiamato a raccolta dirigenti professionali da tutta Italia, autorità politiche e rappresentanti istituzionali, offrendo un’occasione di confronto su economia, fiscalità, crisi aziendali e prospettive per il futuro.

Stati Generali dei Commercialisti 2025: la situazione dei professionisti fiscali in Italia

Durante i lavori, suddivisi in tre sessioni tematiche, è stato presentato l’annuale Rapporto sull’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, curato dalla Fondazione Nazionale di Ricerca della categoria.

Tra i dati più significativi emersi, spicca l’aumento del reddito professionale medio, che nel 2024 ha raggiunto quota 80.648 euro, segnando una crescita del 10,1% rispetto all’anno precedente. Un dato che assume particolare rilievo se confrontato con l’andamento del PIL nominale per occupato, cresciuto del 21,7% dal 2008, contro un incremento del 34,8% del reddito medio dei professionisti nello stesso periodo.

Anche le società tra professionisti segnano un andamento positivo, con un balzo del 10,9%, mentre gli esperti contabili registrano un incremento del 7,6%. In controtendenza, però, calano i praticanti (-5,7%) e si riduce il numero complessivo degli iscritti all’Albo: 119.952 a fine 2024, con una flessione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Le nuove iscrizioni, pari a 1.958, risultano comunque in crescita (+5%), ma insufficienti a compensare le cancellazioni legate soprattutto a pensionamenti.

Un’altra tendenza rilevante riguarda l’evoluzione demografica della categoria: aumenta lievemente la presenza femminile, passata dal 33,8% al 34%, così come cresce la quota di under 41 (dal 14,7% al 16,2%), mentre diminuisce quella degli over 60 (dal 28,5% al 27,1%).

Le proposte le richieste della categoria

Nel corso dell’evento, Elbano de Nuccio ha rilanciato alcune proposte destinate a migliorare la qualità del lavoro dei commercialisti e a rendere più efficiente il sistema fiscale. In primo piano, la richiesta di introdurre una moratoria estiva per tutti gli adempimenti e versamenti fiscali tra il 1° e il 31 agosto, da posticipare automaticamente al 16 settembre, senza aggravi per i contribuenti. Una misura, ha sottolineato, che permetterebbe a professionisti e cittadini di godere di una pausa estiva senza pressioni legate alle scadenze.

De Nuccio ha poi sollecitato un intervento strutturale per ridurre il numero degli adempimenti tributari, ritenuti eccessivi a causa della complessità normativa. Ha definito indispensabile il proseguimento della riforma fiscale con la redazione di un vero e proprio Codice tributario, che unifichi e semplifichi le disposizioni attualmente frammentate. “Solo con una sistematizzazione organica – ha spiegato – potremo garantire una semplificazione stabile del nostro sistema impositivo”.

Al centro dell’intervento del presidente anche il tema dell’aggregazione tra studi professionali. De Nuccio ha evidenziato come la recente neutralità fiscale delle operazioni di riorganizzazione rappresenti un importante passo avanti, eliminando gli ostacoli che penalizzavano la trasformazione degli studi in società tra professionisti. Tuttavia, ha rimarcato l’urgenza di completare il quadro normativo, introducendo un regime opzionale che consenta alle STP costituite in forma societaria di determinare il reddito secondo il principio di cassa. Una soluzione che eviterebbe ai professionisti di dover versare imposte prima di aver effettivamente incassato i propri compensi.

Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

L’importanza del ruolo dei commercialisti nel contesto economico nazionale è stata sottolineata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio ai partecipanti. Il Capo dello Stato ha definito gli Stati Generali un’occasione preziosa per riflettere sullo sviluppo sostenibile del Paese, riconoscendo il valore strategico della categoria come interlocutore chiave delle istituzioni. “Il vostro contributo – ha scritto – è parte di uno sforzo collettivo per affrontare le nuove sfide globali e rafforzare il ruolo dell’Europa come dimensione essenziale del nostro futuro”.

Gli Stati Generali si confermano dunque un momento cruciale per tracciare il futuro della professione, alla luce di trasformazioni economiche, demografiche e normative che richiedono visione, riforme e un costante dialogo con le istituzioni.

Il Rapporto sull’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili 2025

Qui il documento completo.