Il Decreto-legge Economia, approvato dal Consiglio dei ministri il 20 giugno, ha ottenuto il via libera definitivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


Il provvedimento, ora ufficialmente in vigore, introduce una serie di misure straordinarie per sostenere il tessuto economico nazionale, rafforzare gli investimenti pubblici e favorire interventi mirati nei settori sociali, infrastrutturali e territoriali. Qui di seguito alcune tra le misure più importanti: per tutte le altre vi rimandiamo al testo del decreto in allegato alla fine di questo articolo.

Spinta alle opere pubbliche escluse dal PNRR

Una delle novità più significative riguarda l’estensione dell’utilizzo del Fondo per l’avvio di opere indifferibili. Il decreto permette di destinare queste risorse anche a progetti che, pur originariamente previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ne sono stati successivamente esclusi, a condizione che gli appalti siano stati assegnati entro la fine del 2025.

In parallelo, viene introdotto un meccanismo di controllo e revoca: se entro la scadenza non saranno state completate le procedure di aggiudicazione, i contributi assegnati potranno essere ritirati, su segnalazione delle amministrazioni competenti. Inoltre, nei casi in cui un progetto riceva sia fondi PNRR sia risorse del Fondo per opere indifferibili, i trasferimenti agli enti attuatori dovranno tener conto del valore complessivo, con priorità alla quota PNRR.

Investimenti mirati per Venezia e Sicilia

Il decreto prevede anche risorse dedicate ad alcune aree critiche del Paese. Per Venezia, sono stanziati 23 milioni di euro nel 2025 per rafforzare le infrastrutture idriche cittadine. Altri 21 milioni di euro tra il 2025 e il 2026 andranno alla realizzazione di impianti di dissalazione nei comuni siciliani di Porto Empedocle, Trapani e Gela, anche attraverso strutture mobili, per affrontare le carenze idriche.

Rafforzamento dell’edilizia penitenziaria

Il settore della giustizia riceve un impulso con 58 milioni di euro destinati all’edilizia carceraria: 40 milioni nel 2025 e 18 milioni nel 2027. Le risorse, assegnate al Ministero della Giustizia, serviranno a sostenere interventi infrastrutturali già previsti da precedenti disposizioni legislative.

Grandi opere: la diga foranea di Genova

Per consentire l’avvio della seconda fase dei lavori della diga foranea del porto di Genova, il decreto stanzia 50 milioni per il 2026 e ulteriori 92,8 milioni nel 2027, finanziati attraverso una riduzione di fondi precedentemente autorizzati per altri scopi. Si tratta di un’opera strategica per il potenziamento della portualità e della logistica del Nord-Ovest.

Protezione civile regionale e Giubileo dei Giovani

Il provvedimento prevede inoltre un finanziamento di 20 milioni di euro nel 2025 per sostenere i fondi delle protezioni civili regionali, essenziali per affrontare emergenze naturali e calamità. Questi fondi saranno utilizzabili anche in vista degli eventi previsti per il Giubileo dei Giovani, previsto a Roma.

Mobilità urbana e trasporto pubblico

Sul fronte dei trasporti, risulta istituito presso il Ministero delle Infrastrutture un Fondo unico per il potenziamento delle reti metropolitane e del trasporto rapido di massa. Questo contenitore raccoglierà le risorse già stanziate da varie leggi negli ultimi anni e le organizzerà in modo più flessibile, per accelerare la realizzazione degli interventi.

I beneficiari delle risorse avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per formalizzare gli impegni necessari alla realizzazione dei progetti. In caso contrario, le somme verranno revocate e riassegnate all’interno di una sezione apposita del nuovo Fondo, garantendo un utilizzo efficiente delle risorse disponibili.

Decreto-legge Economia: il testo è in Gazzetta Ufficiale

Con questo pacchetto di misure, il Governo mira a imprimere una nuova accelerazione agli investimenti pubblici, affrontando le criticità legate ai tempi di attuazione dei progetti e alle emergenze territoriali, con uno sguardo attento sia allo sviluppo infrastrutturale sia alla coesione sociale.

Qui il documento completo.