Tra ingorghi, caos, rinvii, proroghe, ad oggi sono oltre 7 mila i Comuni che hanno pubblicato le
delibere sul sito del Ministero dell’Economia.

Ai 2.178 che già avevano pubblicato le aliquote entro il 25 maggio scorso, se ne sono aggiunti altri
5 mila (tra cui Roma, Bari, Catania, Verona, Padova, Palermo, Siena, Perugia, Firenze e Milano),
dove il 16 ottobre si pagherà l’acconto del 50% della TASI.

Ciò significa che ad oggi il 93% dei Comuni ha pubblicato le aliquote, anche se c’è ancora tempo
fino al 18 settembre prossimo. Poi i Comuni ancora inadempienti avranno tempo fino alla fine di
novembre per pubblicare le delibere, ma in questo caso si pagherà in un’unica soluzione il 16
Dicembre. In caso di ulteriore mancata pubblicazione, il 16 dicembre si pagherà in un’unica
soluzione ma con l’aliquota base dell’1 per mille.

Ma la TASI alla fine sarà più o meno leggera dell’IMU pagata nel 2012?
E’ difficile valutare il peso delle 2 imposte, perché la TASI, a differenza dell’IMU, non presenta
detrazioni nazionali uguali per tutti, essendo queste demandate ai singoli Comuni (la UIL ne calcola
almeno 75 mila combinazioni diverse), tanto da poter parafrasare il detto “paese che vai
detrazioni che trovi”.

Ma detto ciò, la media dell’aliquota applicata dagli 84 capoluoghi è del 2,57 per mille (superiore
all’aliquota massima “ordinaria”)

In ogni caso, la terza simulazione del Servizio Politiche Territoriali della UIL, conferma il trend: su
336 famiglie residenti nelle 84 Città capoluogo oggetto del campione, per il 51,8% di esse (1
famiglia su 2), la TASI sarà più pesante di quanto pagato con l’IMU nel 2012.

Infatti, spiega Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, attuando il “metodo del pagamento
soggettivo”, dalle nostre proiezioni emerge, che per una casa accatastata in A/3 su 168 famiglie,
per 103 di esse (il 61,3% del totale del campione), la TASI è più pesante dell’IMU. Per un
appartamento in A/2, su 168 famiglie, per 71 (il 42,3% del totale del campione), la TASI risulta
essere più pesante dell’IMU 2012.

 

Consulta il rapporto completo: UIL – Rapporto Tasi

 

FONTE: UIL – Unione Italiana del Lavoro

 

tasi casa