L’ex presidente del Consiglio in un’intervista ad Avvenire commenta la formazione della nuova Commissione europea di Juncker: “Troppi elementi di conservazione. Serve più coraggio”. Dall’Unione europea più coraggio e meno lezioni. Perché l’idea iniziale partiva dalla solidarietà e dalla difesa dei Paesi più deboli. E’ Romano Prodi, tra i padri italiani dell’Euro ed ex presidente della Commissione europea a intervenire sulla situazione a Bruxelles. “I falchi del rigore”, dice in un’intervista ad Avvenire, “hanno ancora molto potere e non si rendono conto che proprio il rigore sarebbe una grande virtù se accompagnato da una condivisione di obiettivi per avanzare verso il futuro.
Continua a leggere dalla fonte: Il Fatto Quotidiano