Un’analisi della riforma della contabilità ACCRUAL attraverso le indicazioni della Ragioneria di Stato: si punta a una maggiore trasparenza, affidabilità e comparabilità dei bilanci pubblici, prendendo spunto dalle esperienze internazionali e dal nuovo standard IPSAS 33.


La transizione verso una contabilità pubblica più trasparente, fondata sui principi ACCRUAL, rappresenta una sfida complessa ma necessaria. L’adozione degli standard internazionali IPSAS – e in particolare dell’IPSAS 33 – fornisce secondo la Ragioneria di Stato una bussola affidabile per guidare le amministrazioni in questo percorso. Le esperienze internazionali, il quadro normativo europeo e le prime mosse italiane indicano che, con una pianificazione accurata e un approccio condiviso, è possibile costruire un sistema contabile pubblico più moderno, efficace e credibile.

Un cambio di paradigma nella contabilità pubblica

L’adozione di un sistema contabile basato sul principio di competenza economica – o accrual accounting – rappresenta un passaggio strategico per molte amministrazioni pubbliche a livello globale. L’obiettivo è offrire una rappresentazione più completa, chiara e realistica della situazione patrimoniale ed economica degli enti pubblici. Tuttavia, questa trasformazione non è semplice e richiede modifiche profonde nei processi gestionali, nei sistemi informativi e nell’organizzazione amministrativa.

Per rispondere alle sfide legate all’introduzione per la prima volta degli standard contabili internazionali IPSAS (International Public Sector Accounting Standards), l’IPSAS Board ha sviluppato nel 2015 uno standard ad hoc: l’IPSAS 33, dedicato proprio alla first-time adoption. Questo documento fornisce indicazioni specifiche per accompagnare i Paesi nel passaggio dal sistema di contabilità tradizionale a uno basato sulla competenza economica. Nel 2024, un aggiornamento dello standard – denominato Exposure Draft 91 – è stato sottoposto a consultazione pubblica per perfezionare ulteriormente il processo di adozione.

Prepararsi al cambiamento: il ruolo cruciale della fase preliminare

La transizione a una contabilità ACCRUAL non può avvenire senza un’accurata preparazione. È necessario valutare con attenzione la situazione attuale, dalle caratteristiche dei sistemi informativi alla struttura normativa vigente, fino alle competenze interne disponibili. Ogni amministrazione parte da condizioni diverse: alcune adottano già modelli ispirati agli IAS/IFRS, altre ancora si basano su una contabilità per cassa.

Prima di definire la rotta, è fondamentale colmare il divario tra il sistema in uso e quello da implementare, individuando le aree critiche in termini di risorse, capacità operativa e qualità dei dati disponibili. Questo studio preliminare consente di scegliere consapevolmente la strategia di transizione più adatta al contesto nazionale.

Due vie per la transizione: “big bang” o implementazione graduale

I Paesi che intraprendono la riforma contabile possono scegliere tra due modelli principali: il cosiddetto approccio “big bang” e quello “phased”.

Nel primo caso, il cambiamento avviene in un unico momento, con l’adozione simultanea di tutti i requisiti previsti dagli IPSAS. È una soluzione praticabile soprattutto in contesti già parzialmente allineati ai principi della contabilità economica, dove l’impatto organizzativo e i costi di adattamento risultano più contenuti.

L’alternativa più diffusa è però l’implementazione per gradi. Questo approccio prevede una transizione progressiva, durante la quale alcune deroghe temporanee agli standard possono essere applicate – fino a un massimo di tre anni – per consentire lo sviluppo delle competenze e degli strumenti necessari. Sebbene più flessibile, questo metodo richiede un attento monitoraggio per evitare ritardi e rallentamenti nel percorso di adeguamento.

Le esperienze internazionali e il ruolo del Progetto EPSAS

Molti Stati, in Europa e nel mondo, hanno già intrapreso la strada della contabilità ACCRUAL. Alcuni si sono ispirati direttamente agli standard IPSAS, altri hanno elaborato versioni nazionali coerenti con quei principi. In Europa, il Progetto EPSAS (European Public Sector Accounting Standards) si inserisce in questo contesto, promuovendo l’armonizzazione contabile tra gli Stati membri dell’UE.

Nel quadro di questo progetto, sono stati condotti studi comparativi – gli screening report – per valutare la compatibilità degli standard IPSAS con le normative vigenti nei diversi Paesi. In particolare, l’analisi sull’IPSAS 33 ha evidenziato le principali aree di convergenza e le criticità ancora da superare.

Il percorso italiano: verso gli standard ITAS

Anche l’Italia ha avviato il proprio cammino verso l’adozione di un sistema contabile ispirato agli IPSAS, con l’introduzione degli ITAS (Italian Public Sector Accounting Standards). Questi nuovi principi, pensati per essere applicati dalle pubbliche amministrazioni italiane, rappresentano il fulcro della riforma della contabilità economico-patrimoniale su base ACCRUAL.

Il percorso nazionale si basa infine su un approccio graduale, in linea con le indicazioni dell’IPSAS 33, tenendo conto delle specificità del sistema amministrativo italiano e delle differenze tra i vari comparti pubblici. Il processo richiede il coinvolgimento di numerosi attori istituzionali e un lavoro coordinato per garantire coerenza e solidità all’intera riforma.

Riforma contabilità ACCRUAL: le prime indicazioni della Ragioneria di Stato

Qui il testo della nota 148/2025.