Il governo si prepara alla richiesta della sesta rata del Pnrr, ma quali sono gli obiettivi da terminare entro due anni? Vediamoli insieme.


Il governo Meloni si prepara a richiedere a Bruxelles gli 8,5 miliardi di euro della sesta rata di fondi, nell’ambito del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Intanto, come dichiarato dal Ministro degli Affari europei, del Sud, della Coesione e del Pnrr, Raffaele Fitto, l’Italia si trova nella fase due, ovvero quella della concreta messa a terra degli investimenti.

Alcune opere, però, dovranno essere terminate entro due anni, più nello specifico entro il 30 giugno 2026.
Ecco quali sono.

Obiettivi Pnrr: quali sono le opere da terminare entro due anni?

Il governo italiano si prepara a richiedere la sesta rata. Ma si prepara, allo stesso tempo, anche ad accogliere i fondi relativi alla quinta tranche, pari a 10,6 miliardi di euro (3,1 a fondo perduto e 7,5 miliardi in presto).

La premier Meloni, intanto, si dice soddisfatta dell’operato dell’Italia, perché siamo il primo Paese UE ad aver chiesto sia la quinta che la sesta rata.
Ma intanto si è aperta anche la fase due, ovvero quella della concreta messa a terra degli investimenti, per dare forma “all’Italia di domani”.

Negli scorsi giorni, a Palazzo Chigi, si è svolta la verifica del conseguimento dei 37 obiettivi connessi alla sesta rata del Pnrr.

Tra questi, troviamo “investimenti strategici legati alla realizzazione di infrastrutture per il potenziamento del trasporto del gas (Linea Adriatica)”. Ovvero il gasdotto Nord-Sud, definito dalla stessa premier come “indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla nazione, ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto”.

Altri obiettivi importanti da conseguire sono i seguenti:

  • Formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale;
  • Crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0;
  • Avvio di opere infrastrutturali nell’ambito della ZES del Mezzogiorno;
  • Rinnovo della flotta per il comando nazionale dei Vigili del Fuoco;
  • Digitalizzazione dei parchi nazionali;
  • Tutela e valorizzazione delle foreste urbane e periurbane;
  • Potenziamento delle infrastrutture sportive scolastiche;
  • Transizione ecologica, con implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo/agroindustriale;
  • Bonifica discariche abusive e cancellazione delle procedure d’infrazione;
  • Potenziamento collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno;
  • Ultimazione procedure di assunzione per i Tribunali civili, penali e amministrativi;
  • Istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub);
  • Digitalizzazione Guardia della Finanza.

Tra gli obiettivi anche la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore del Patto per la Terza Età.

Quali sono gli obiettivi Pnrr in ritardo?

Ci sono, però, anche alcuni obiettivi che tardano ad essere completati.
Un esempio è la costruzione dei 60mila posti promessi negli studentati, ma anche l’aumento dei posti negli asili nido.

A tardare sono anche i lavori di ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi di Firenze e la costruzione delle strutture digitali per il Piano Banda Ultralarga – Aree Bianche.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it