Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha predisposto una mini proroga per la presentazione e l’invio dei dati del conto annuale 2024: ecco tutti i dettagli.


Dal 1993, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio della situazione del personale e delle spese delle amministrazioni pubbliche italiane, attraverso la rilevazione del “Conto annuale”. Questo strumento, previsto per legge, fornisce un quadro preciso e dettagliato del numero di dipendenti pubblici e delle relative spese, costituendo la base per le decisioni di Governo e Parlamento in materia di rinnovi contrattuali e gestione del personale.

Che cosa rappresenta il Conto annuale?

La rilevazione, inserita nel Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), si dimostra essenziale per diverse istituzioni pubbliche. In particolare:

  • la Corte dei Conti utilizza questi dati per elaborare una relazione annuale destinata al Parlamento sulla gestione delle risorse finanziarie impiegate dalle amministrazioni. Questo processo è regolato dall’art. 60, comma 4, del Decreto Legislativo 165/2001, che prevede anche un controllo sui contratti integrativi;
  • il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, si avvale di queste informazioni per monitorare l’andamento della spesa pubblica legata al personale;
  • il Ministero dell’Interno, in particolare il Dipartimento degli Affari interni e territoriali, sfrutta i dati per il Censimento del personale degli enti locali (CePEL), obbligo sancito dall’art. 95 del Decreto Legislativo 267/2000.

Il Conto annuale è fondamentale anche per altre istituzioni, come il Parlamento e la Corte dei Conti, che utilizzano i dati per analizzare l’andamento dell’occupazione e della spesa del personale delle pubbliche amministrazioni.

Una rilevazione completa e dettagliata

L’indagine si estende a tutti gli enti pubblici inclusi nel Decreto Legislativo 165/2001, con l’aggiunta degli enti presenti nell’elenco Istat (lista S13) a partire dal 2013, in conformità con il Decreto Legge 101/2013. Questo consente di ottenere una fotografia estremamente accurata della forza lavoro pubblica in Italia.

Tra le principali variabili analizzate ci sono:

  • la consistenza numerica e la struttura del personale in servizio,
  • la diffusione del lavoro part-time e flessibile,
  • l’analisi delle assenze retribuite e non retribuite,
  • il turn-over e la mobilità interna,
  • l’età media e l’anzianità di servizio dei dipendenti,
  • i titoli di studio del personale,
  • la distribuzione geografica dei lavoratori,
  • i costi legati al lavoro, inclusi quelli per la contrattazione integrativa.

I dati raccolti vengono poi pubblicati sul sito ufficiale del Conto annuale, offrendo una trasparenza completa e accessibile al pubblico. Un aspetto particolarmente rilevante è l’analisi di genere: le statistiche presentano una chiara distinzione tra uomini e donne, permettendo una lettura in chiave di parità di genere nel settore pubblico.

Proroga della scadenza per la presentazione dei dati del Conto annuale per il 2024

Per l’anno 2024, la scadenza per l’invio dei dati del Conto annuale, inizialmente fissata al 6 settembre, è stata prorogata al 20 settembre 2024. Questo slittamento concede agli enti interessati un periodo di tempo aggiuntivo per completare e trasmettere le informazioni richieste, garantendo una maggiore accuratezza nella rilevazione.

Le novità per l’anno in corso

Una novità rilevante riguarda il processo di certificazione: il modello dati non deve presentare squadrature o incongruenze non giustificate. Inoltre, sono state apportate modifiche al sistema di classificazione del personale in alcuni settori. Si fa presente che il KIT risulta essere ancora non disponibile.

Infine sono state apportate modifiche al sistema di classificazione del personale in alcuni settori. Per una rassegna completa di tutte le novità e per consultare la Circolare della RgS 32/2024 è disponibile questo nostro approfondimento.