anti corruzioneIl Senato ha approvato il disegno di legge anticorruzione. I sì sono stati 165, 74 i voti contrari. Tredici gli astenuti. Ora il testo passa all’esame della Camera.

 

Il premier Renzi su Twitter esprime soddisfazione per l’approvazione alla Camera del ddl anticorruzione. “Stretta sui reati di mafia, falso in bilancio, aumentano le pene per la corruzione nella PA. #lavoltabuona”, scrive il presidente del Consiglio.

 

«Il voto di oggi sull’anticorruzione ha rappresentato un importante banco di prova per la maggioranza e per il Governo. Infatti, le opposizioni tutte, da Forza Italia ai 5 Stelle, alla Lega Nord, fino a Sel, si sono unite cercando di far cadere una delle parti più significative del provvedimento: le norme sul falso in bilancio. Ovviamente, per qualcuno queste norme erano ‘sacrificabili’, perché era prioritario indebolire il Governo. Anche per chi ha sempre sollecitato il Governo ad intervenire sul punto. Aver portato a compimento la prima lettura di questo percorso normativo è un tassello fondamentale per cementare ulteriormente l’alleanza di Governo». È quanto afferma il Viceministro della Giustizia Enrico Costa.

 

Tra le novità: il falso in bilancio che torna a essere reato, le intercettazioni solo per le società quotate, carcere più lungo per i mafiosi.

 

Aumentano infatti le pene per il 416 bis e la corruzione sui reati di mafia. Sul falso il bilancio, le pene per le società non quotate andranno da 1 a 5 anni (e ciò renderà impossibile l’uso delle intercettazioni). Per le società quotate, invece, le pene andranno da un minimo di 3 ad un massimo di 8 anni.  L’Anac potrà intervenire sui contratti di appalto segretati e sarà informata su ogni notizia emersa in contrasto con le regole della trasparenza. Per quel che riguarda la corruzione nella pubblica amministrazione, per poter richiedere un patteggiamento sarà necessaria la restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato corruttivo.