Il Ministero dell’Interno ha ufficialmente avviato un nuovo concorso pubblico finalizzato a reclutare nuovi dirigenti prefettizi per il 2025: ecco i dettagli del bando, i requisiti e la scadenza per fare domanda.


Il concorso per nuovi posti nella carriera prefettizia rappresenta un’opportunità per giovani laureati e per funzionari già in servizio nell’Amministrazione. Oltre alla selezione classica per titoli ed esami, il concorso potrebbe anche aprire la porta a incarichi nei servizi di sicurezza nazionale.

Concorso Ministero dell’Interno per dirigenti prefettizi 2025

Il bando, pubblicato sul portale ufficiale del Ministero e su InPA, prevede l’assunzione di 158 nuovi funzionari con qualifica iniziale, che saranno poi assegnati alle Prefetture – Uffici territoriali del Governo – in base ai posti disponibili al termine del corso di formazione previsto dalla normativa vigente.

Un’opportunità per giovani laureati e funzionari interni

Il concorso è aperto a tutti i cittadini italiani in possesso di specifici requisiti, tra cui una laurea magistrale o specialistica in discipline come giurisprudenza, scienze politiche, relazioni internazionali, economia, sociologia, storia e altre affini, conseguite in università italiane o in istituti equiparati.

Una quota pari al 10% dei posti disponibili è riservata al personale già impiegato nell’Amministrazione civile dell’interno e inquadrato nell’Area dei funzionari (ex area C), purché in possesso dei titoli di studio richiesti e con almeno due anni di esperienza nel profilo funzionale corrispondente.

Limiti d’età e riserve

Possono partecipare al concorso coloro che, al momento della scadenza del bando, non abbiano superato i 35 anni, con alcune eccezioni. Il limite è infatti ampliabile in casi specifici: un anno in più per ogni figlio vivente o per chi è coniugato, fino a un massimo di cinque anni per le categorie protette. Possono beneficiare di una proroga anche coloro che hanno svolto il servizio militare. In ogni caso, l’età massima consentita non può superare i 40 anni, salvo per i dipendenti pubblici in servizio permanente nelle Forze armate o nei corpi di polizia.

Fase successiva: possibile impiego nei servizi di intelligence

Al termine della selezione, prima dell’immissione in ruolo, ai vincitori (e agli idonei non ancora collocati) potrà essere richiesto il consenso a un’eventuale destinazione presso gli Organismi di informazione e sicurezza previsti dalla legge n. 124 del 2007, previa verifica dei requisiti richiesti per tali incarichi.

Come candidarsi

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma del Ministero dell’Interno all’indirizzo https://concorsiciv.interno.gov.it, utilizzando le credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica. Il codice identificativo della procedura è “158CP” e dovrà essere indicato in ogni comunicazione ufficiale con l’Amministrazione.

La finestra temporale per l’invio delle candidature si apre alle ore 12:00 del 19 giugno 2025 e si chiude inderogabilmente alle ore 12:00 del 10 luglio 2025. È necessario disporre di un indirizzo di posta elettronica ordinaria e uno certificato (PEC) intestati al candidato.

Le dichiarazioni richieste nella domanda

All’interno del modulo telematico, ciascun aspirante dovrà fornire numerose informazioni personali, tra cui: dati anagrafici, residenza, codice fiscale, recapiti telefonici ed email, possesso dei requisiti di cittadinanza e godimento dei diritti civili, titoli di studio, assenza di condanne penali, regolarità rispetto agli obblighi militari e idoneità fisica all’impiego.

Parità di genere: la fotografia attuale

Il Ministero ricorda che, in base alla normativa vigente, la rappresentanza di genere nella carriera prefettizia – relativamente alle qualifiche di Viceprefetto Aggiunto e Consigliere di Prefettura – vede attualmente una maggioranza femminile: al 31 dicembre 2024, le donne rappresentano il 56% del totale.

Dove trovare il bando

Il testo integrale del concorso è disponibile sia sulla piattaforma del Ministero dell’Interno, sia sul portale InPA (www.inpa.gov.it), dove è possibile reperire ulteriori dettagli e aggiornamenti.

In alternativa è possibile scaricarlo direttamente qui di seguito: