Lanciato il bando di Concorso per la Corte dei Conti, posti per Assistenti Amministrativi nel 2025: si tratta di un’opportunità di lavoro molto interessante visto che è aperto anche ai diplomati.


La Corte dei Conti ha indetto un nuovo concorso pubblico per l’assunzione di assistenti amministrativi a tempo pieno e indeterminato.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per chi desidera intraprendere una carriera nel settore amministrativo e giuscontabile di uno degli organi più rilevanti della Pubblica Amministrazione italiana.

Scopriamo più nello specifico quali sono tutti i dettagli del bando.

Concorso Corte dei Conti 2025 aperto anche ai diplomati

Ecco qui di seguito un approfondimento, passo dopo passo, sui vari aspetti legati alla partecipazione al bando e alle procedure richieste.

Requisiti di partecipazione

Per accedere al bando (che prevede assunzioni per 20 posti totali) è necessario possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado, che rappresenta il requisito minimo di istruzione. Tuttavia, il possesso di ulteriori qualifiche o titoli professionali pertinenti potrebbe rappresentare un elemento distintivo in caso di valutazione comparativa tra candidati.

Tra gli altri requisiti richiesti, l’idoneità psicofisica è un aspetto fondamentale, in quanto garantisce che i candidati siano in grado di svolgere le mansioni previste dal ruolo senza limitazioni. L’accertamento dell’idoneità avviene attraverso certificazioni mediche, eventualmente accompagnate da visite o prove specifiche durante le fasi selettive.

Inoltre, è essenziale non avere condanne penali che impediscano l’assunzione presso enti pubblici. La normativa in materia prevede controlli incrociati sui casellari giudiziari, con particolare attenzione ai reati legati alla pubblica amministrazione o alla moralità professionale.

Infine, il rispetto delle disposizioni relative alla cittadinanza e allo status giuridico garantisce la conformità ai criteri di eleggibilità, includendo anche cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno o status equiparabile, secondo le normative italiane ed europee.

Equiparazione dei titoli di studio esteri

Per chi ha conseguito un titolo di studio all’estero, la normativa richiede che questo venga formalmente riconosciuto come equivalente a un titolo italiano. La procedura di equiparazione viene gestita dal Ministero dell’Istruzione o da altri enti competenti, e richiede una serie di documenti tra cui traduzioni giurate e certificazioni originali. È fondamentale avviare tale procedura con largo anticipo, poiché eventuali ritardi possono compromettere la validità della candidatura.

La mancata presentazione della documentazione richiesta entro i termini previsti comporta automaticamente l’esclusione dalla procedura concorsuale, sottolineando l’importanza di una gestione attenta e tempestiva dei dettagli amministrativi.

Modalità di presentazione della domanda

Le candidature devono essere inviate esclusivamente attraverso il portale inPA entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando.

Le domande devono essere inoltrate entro le ore 16:30 del 22 gennaio 2025.

L’autenticazione digitale tramite SPID, CIE o CNS è obbligatoria per garantire la sicurezza e l’identificazione univoca del candidato.

Un elemento cruciale è il possesso di una PEC personale, che viene utilizzata per tutte le comunicazioni ufficiali durante l’intero iter concorsuale. L’assenza di una PEC valida al momento della candidatura può comportare complicazioni o addirittura l’esclusione.

La piattaforma consente di modificare la domanda inviata, ma tiene valida solo l’ultima versione trasmessa. Questo permette ai candidati di correggere eventuali errori, a patto che si rispetti il termine ultimo per l’invio.

Contributo di partecipazione

La partecipazione richiede un contributo non rimborsabile di 10 euro, da versare tramite il sistema PagoPA. Questo pagamento è parte integrante della procedura di candidatura e deve essere effettuato prima dell’invio della domanda. L’assenza di conferma del pagamento comporta l’esclusione automatica, pertanto è consigliabile conservare la ricevuta come prova in caso di contestazioni.

Tipologia delle prove

Le prove d’esame generalmente includono:

1. Prova preselettiva (eventuale)

Questa fase, prevista solo in caso di un numero elevato di candidature, consiste in un test a risposta multipla mirato a ridurre il numero di candidati ammessi alle fasi successive. I quesiti vertono su argomenti di cultura generale, logica, comprensione del testo, e, in alcuni casi, conoscenze specifiche relative al ruolo oggetto del bando.
La prova preselettiva non contribuisce alla graduatoria finale, ma costituisce un passaggio obbligato per accedere alle fasi successive.

2. Prova scritta

La prova scritta è uno degli elementi centrali della selezione e può consistere in:

  • Domande a risposta multipla o aperta su materie inerenti al profilo professionale;
  • Elaborazione di un testo o risoluzione di casi pratici relativi a situazioni che i candidati potrebbero affrontare durante il servizio.

Le materie della prova includono solitamente:

  • Legislazione nazionale e regionale pertinente al ruolo;
  • Normative in materia di pubblica amministrazione;
  • Competenze tecniche specifiche richieste per il profilo;
  • Elementi di diritto amministrativo e costituzionale, se previsti dal bando.

3. Prova orale

La prova orale è un colloquio che verifica non solo la conoscenza delle materie oggetto della prova scritta, ma anche altre competenze trasversali e relazionali. Può includere:

  • Domande di approfondimento sulle materie scritte;
  • Verifica della conoscenza di una lingua straniera, solitamente inglese, attraverso una breve conversazione o traduzione;
  • Accertamento delle competenze informatiche di base, con particolare attenzione all’uso di applicativi di uso comune come Word, Excel, e strumenti di gestione documentale.

Anche la prova orale viene valutata in trentesimi, e il punteggio minimo richiesto è generalmente 21/30.

Valutazione e graduatoria finale

Il punteggio complessivo dei candidati è determinato sommando i risultati delle prove scritte, pratiche e orali. In alcuni casi, possono essere assegnati punteggi aggiuntivi per titoli di studio, esperienze professionali pregresse o altre qualifiche, come specificato nel bando.

La graduatoria finale tiene conto di:

  • Punteggi ottenuti nelle prove;
  • Eventuali titoli dichiarati in fase di candidatura;
  • Preferenze previste dalla normativa, come per i riservatari o categorie protette.

Controlli e verifiche

L’amministrazione effettuerà controlli accurati sulla veridicità delle dichiarazioni fornite dai candidati. La scoperta di irregolarità o false dichiarazioni non solo porterà all’esclusione dalla procedura, ma potrà anche comportare implicazioni legali, tra cui segnalazioni alle autorità competenti.

Questi controlli sottolineano l’importanza di fornire informazioni precise e veritiere, supportate da documentazione adeguata.

Suggerimenti per i candidati

Per evitare problematiche tecniche o congestioni del portale negli ultimi giorni utili, è consigliabile inoltrare la domanda con largo anticipo. Il sistema di assistenza del portale inPA offre supporto tramite email dedicate, ma eventuali ritardi o errori tecnici imputabili a connessioni internet instabili non sono responsabilità dell’amministrazione.

Una pianificazione attenta e una verifica accurata dei documenti richiesti sono essenziali per garantire una candidatura corretta e puntuale.

Il testo del bando

Qui il documento completo.