Con l’approvazione definitiva del decreto PA, trasformato nella Legge 69 del 2025, si introduce a tutti gli effetti la figura del socia media manager in ambito pubblico: stanno per arrivare nuovi concorsi per circa 20 mila posti di questo tipo.


La Pubblica Amministrazione si prepara a una svolta nel campo della comunicazione digitale. Tra le principali novità della legge, l’introduzione ufficiale del social media e digital manager, un nuovo profilo pensato per migliorare il dialogo tra istituzioni, cittadini e imprese attraverso strategie digitali mirate e l’impiego intelligente delle nuove tecnologie.

Cosa prevede il nuovo Decreto PA?

Secondo quanto previsto dall’articolo 9-novies, le amministrazioni pubbliche avranno la possibilità di selezionare questa figura tra il personale già in servizio o mediante nuove assunzioni previste dalla normativa vigente. Il compito principale? Elaborare piani comunicativi ad hoc per i social network, gestire in modo professionale le piattaforme digitali istituzionali e contribuire alla transizione digitale della macchina pubblica, sfruttando strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale.

La creazione di questo ruolo risponde a una necessità sempre più impellente: oggi, infatti, tra social network e siti web istituzionali, si registrano oltre 10 mila interazioni quotidiane tra cittadini e PA. In un mese, i “volumi di conversazione” superano i 310 mila scambi, coinvolgendo circa 70 mila utenti. Numeri che testimoniano quanto sia strategico presidiare questi spazi con competenze specifiche, per garantire chiarezza, tempestività e trasparenza nella comunicazione.

Arriva il social media manager nella PA: presto nuovi concorsi per 20 mila posti

Il nuovo digital manager avrà quindi una funzione chiave non solo nel veicolare contenuti informativi, ma anche nel favorire la partecipazione civica e nel valorizzare l’uso etico e consapevole delle tecnologie emergenti. Non si tratta di un salto nel vuoto: nel settore pubblico sono già attivi professionisti con competenze digitali, spesso però inquadrati in ruoli non riconosciuti formalmente. Ora, grazie alla nuova legge, potranno ottenere un riconoscimento adeguato e contribuire in modo strutturato all’evoluzione digitale delle amministrazioni.

Secondo le prime stime, saranno necessari almeno 20 mila nuovi incarichi per coprire il fabbisogno complessivo delle amministrazioni italiane. Una sfida organizzativa che si accompagna a un’opportunità: quella di rendere finalmente la Pubblica Amministrazione più accessibile, trasparente e vicina ai cittadini, attraverso strumenti e linguaggi contemporanei.