Turisti, viaggiatori in transito o expat italiani di ritorno nel Regno Unito rischiano di pagare multe fino a 6.000 euro per nuovi divieti preventivi, finalizzati ad arginare il contagio di afta epizootica nel paese. Ecco come evitarle.


La Brexit non ha troppo ridotto la passione di noi Italiani per il Regno Unito, anche se ha un po’ complicato i processi e le autorizzazioni necessarie. Londra soprattutto continua ad essere una meta ambita di viaggio e turismo. Inoltre, è anche il desiderio di molti giovani che cercherebbero volentieri un posto al sole nella Capitale del Regno Unito. Tra vacanze, studio e lavoro il via vai continua ad essere intenso ed ancora di più lo sarà nelle prossime settimane estive.

Proprio in queste settimane però una nuova norma ha colpito alcuni viaggiatori. Sia italiani in arrivo negli aeroporti UK, sia inglesi di ritorno da viaggi all’ombra del Colosseo o in giro per l’Italia, sono stati costretti a pagare una multa di quasi 6.000 euro, con non poco ‘disturbo’.

Ma cosa sta succedendo? A cosa sono dovute le mega multe imposte ai viaggiatori?

La buona notizia è che i problemi sorti alle frontiere Inglesi non riguardano alcun tipo di problema ‘personale’ né di discriminazione verso i nostri concittadini.  Quello che sta avvenendo ha a che fare con una serie di misure restrittive e di salvaguardia adottate dal Regno Unito per tutelare la propria economia nazionale. A preoccupare i vertici UK, il pericolo di contagio di afta epizootica, malattia degli animali da allevamento che ha registrato alcuni casi nel territorio europeo, e che rischierebbe di avere un impatto devastante su tutto il settore zootecnico del paese.

L’epidemia di afta epizootica

Proprio con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi di contagio, infatti, il governo del Regno Unito ha bloccato l’importazione di carni e prodotti caseari dall’Unione Europea subito dopo aver registrato un aumento dei casi di afta epizootica nel territorio.

l’Ue, allo stato attuale sta avendo un controllo sufficientemente buono sulla epidemia, mentre il tema è giunto all’agenda europea e Nazionale già da parecchi giorni. Nel corso dell’anno sono stati segnalati alcuni casi, seppur circoscritti, in Germania e più di recente in Ungheria, ma non sembra che la diffusione si stia propagando in modo preoccupante. Al momento il virus sta avendo effetti importanti solo in Slovacchia, dove sono già stati abbattuti più di 6.000 animali e si teme per la sorte di altrettanti.

Le misure della commissione EuFMD per arginare i contagi

Proprio a Roma, a questo proposito, il 6 e 7 Maggio 2025 presso la sede FAO si è tenuta la 46a General Session della Commissione europea per il controllo dell’afta epizootica. L’ EuFMD si è riunita in un importante momento di incontro, che ormai vede allo stato attuale una programmazione a cadenza biennale. Inoltre, vede la partecipazione dell’Unione Europea a dei 40 Stati Membri (MS) finanziatori.

Durante la due giorni di aggiornamenti e scambi, la commissione EuFMD ha presentato le attività svolte nei primi due anni del mandato quadriennale (2023-2027) e pianificato, secondo le priorità emerse dai tavoli di lavoro e condivise, priorità, le attività da svolgere nei due anni successivi.

La situazione sembra essere quindi sotto controllo e ben monitorata nel Vecchio continente. Non è assolutamente drammatica al momento, anche se Londra ha preferito la strada della prevenzione. La malattia virale, infatti, ha tra le proprie caratteristiche una rapidissima capacità di diffusione. Il virus, oltre a causare la riduzione delle produzioni è molto rapido e difficile da contenere, causando agli animali ammalati gravi sofferenze.

Le multe in UK come prevenzione

Londra teme di certo lo spettro della tragica Epidemia del 2001 quando, per via della diffusione dell’afta epizootica esponenziale. Col raggiungimento in brevissimo tempo di circa 2.000 casi, è stato necessario abbattere oltre 6 milioni di animali, tra ovini, bovini e suini.

Allo scopo di arginare i contagi, e soprattutto la penetrazione della malattia all’interno degli allevamenti UK, il governo ha preso misure preventive. Ha di fatto intensificato i controlli alle frontiere e ha imposto delle sanzioni molto importanti, con multe salatissime. Destinatari tutti gli Europei e, più in generale,  tutti coloro che arrivano nel Regno Unito dall’Europa.

Cosa si rischia e cosa non si deve fare

La lista dei divieti comprende innanzitutto alimenti a noi molto cari, come i salumi ed i formaggi, più la carne in generale. Per tracciare un breve elenco potremmo individuare come proibiti in ingresso nel Regno Unito, quindi come severamente vietati, i seguenti articoli:

  • carne sia cruda che cotta proveniente da razze animali bovini, suini, ovini;

  • prodotti a base di carne processata come i nostri salumi e prodotti simili come Wurstel;

  • prodotti lattiero caseari con il blocco a tutti i formaggi, ma anche al latte e allo yogurt, indipendentemente dal metodo di lavorazione;

  • Qualsiasi prodotto che contenga qualcuno o tutti gli alimenti sopraindicati.

È importante tener presente che il divieto si applica indistintamente a tutti questi articoli. Quindi nessuna deroga, nemmeno per i prodotti fatti in casa, tantomeno per quelli confezionati o acquistati direttamente in aeroporto presso il duty-free. Sono esclusi da questa casistica il latte in polvere per neonati e le prescrizioni mediche. Questo purché rispettando i regolamenti di riferimento e in ogni caso le corrette modalità di trasporto in base al tipo di viaggio. Se malauguratamente alcuni di questi generi alimentari dovessero essere rinvenuti al vostro seguito, si rischia una multa fino a 5.000 sterline, poco meno di 6.000 euro.

Informarsi sempre prima di viaggiare

La vicenda ci ricorda sempre di controllare avvisi e proscrizioni in arrivo in un altro Paese, anche se ‘crediamo’ di conoscerne usi e costumi. Secondo quanto si apprende nelle comunicazioni ufficiali del Regno Unito la sanzione così elevata non sarà automatica per tutti. Sarà infatti limitata ai casi più gravi, seppure non si conoscono scale di valutazione ufficiali, mentre i generi alimentari vietati rinvenuti saranno sequestrati e distrutti. Così le autorità vogliono evitare l’ingresso nel Paese di formaggi e carni infette.

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