In vista dei referendum abrogativi previsti per domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, il Ministero dell’Interno – attraverso la Circolare 55/2025 – ha fornito le istruzioni operative sulla procedura speciale per garantire il diritto di voto anche a malati, militari e operatori seggi.
Le istruzioni sono rivolte a tutti gli aventi diritto che, per motivi di servizio, salute o professione, si trovano impossibilitati a recarsi presso la propria sezione elettorale di iscrizione.
L’ordinamento prevede infatti procedure speciali che consentono a particolari categorie di cittadini di votare in sezioni diverse da quella in cui sono registrati, compreso il voto a domicilio o in strutture sanitarie.
Lo speciale sui 5 quesiti del Referendum
Qui di seguito gli approfondimenti curati da Fabio Ascenzi dedicato ai 5 quesiti referendari:
- Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti
- Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità
- Contratti a termine
- Responsabilità solidale negli appalti
- Cittadinanza italiana per stranieri
Voto nei luoghi di cura
Chi è ricoverato in ospedali o case di cura ha diritto a votare nella struttura sanitaria dove si trova, indipendentemente dal Comune di iscrizione elettorale.
Per accedere a questa modalità, il paziente deve inviare al Sindaco del proprio Comune una dichiarazione, autenticata dal direttore sanitario della struttura, in cui si manifesta la volontà di votare nel luogo di ricovero. Il documento va inoltrato tramite la direzione amministrativa dell’ente sanitario e deve essere presentato entro il terzo giorno precedente la consultazione.
Una volta ricevuta la richiesta, l’amministrazione comunale provvederà a inserire il nome del degente negli elenchi appositi, garantendo così l’esercizio del voto anche all’interno delle strutture sanitarie.
Voto presso i seggi per chi vi presta servizio
Chi opera direttamente all’interno delle sezioni elettorali – come presidenti, scrutatori e segretari – può esercitare il diritto di voto nella stessa sezione dove è chiamato a svolgere le proprie funzioni. Il presidente viene solitamente scelto tra i residenti del Comune sede del seggio, mentre scrutatori e segretari devono essere iscritti nelle liste elettorali comunali.
Anche i rappresentanti di partiti, gruppi parlamentari o comitati promotori dei referendum possono votare nella sezione dove esercitano la loro funzione, purché siano iscritti nelle liste elettorali di qualsiasi Comune italiano. Lo stesso vale per gli agenti e ufficiali delle forze dell’ordine impegnati nei servizi di sicurezza presso i seggi.
Militari, forze di polizia e Vigili del Fuoco
I membri delle Forze Armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, in servizio fuori dal proprio Comune di residenza, possono votare nella sezione del Comune in cui si trovano per motivi di servizio.
Per facilitare questa possibilità, i Comandanti dei reparti devono predisporre una dichiarazione che attesti la sede di servizio del militare, oppure la località in cui è temporaneamente assegnato. Se il personale è in licenza, è sufficiente esibire il foglio di licenza. In mancanza di un documento d’identità, il comandante può rilasciare un attestato contenente le generalità del militare.
Le amministrazioni comunali sono invitate a collaborare con i comandi militari locali per agevolare l’accesso al voto di questo personale.
Naviganti: marittimi e aviatori
Chi lavora nel settore marittimo o aereo e si trova fuori dal proprio Comune di iscrizione elettorale per motivi di imbarco può votare nel Comune in cui si trova, a condizione che segua una precisa procedura.
È necessario presentare alla segreteria del Comune ospitante una domanda scritta, manifestando la volontà di votare in quel luogo. Entro il giorno precedente il voto, il Comune dovrà informare l’amministrazione di iscrizione dell’elettore e rilasciare un certificato.
Al momento del voto, il navigante dovrà presentare: tessera elettorale, documento d’identità, certificato del Comune ospitante e un attestato del comandante di porto o aeroporto che certifichi l’impossibilità di tornare nel Comune di residenza per motivi di lavoro. Il Sindaco potrà indirizzarlo a una sezione con minore affluenza. I voti di questa categoria saranno registrati in una lista aggiunta, la stessa usata per i militari.
Anche le autorità portuali e aeroportuali sono chiamate a collaborare per garantire l’attuazione delle norme.
Le raccomandazioni del Ministero
Il Ministero raccomanda a tutti i Comuni di attivarsi tempestivamente per collaborare con le autorità militari, sanitarie, portuali e aeroportuali al fine di assicurare la partecipazione al voto anche alle categorie di cittadini che si trovano in situazioni particolari.
Con queste misure, l’amministrazione centrale ribadisce l’impegno a rendere effettivo un diritto costituzionale fondamentale, anche nelle condizioni più complesse.