Ecco tutte le indicazioni utili per non perdere i permessi retribuiti collegati alla Legge 104 in caso di cambio lavoro.
Il mondo del lavoro nel nostro Paese, tra alti e bassi, crisi internazionali e guerre, è profondamente mutato negli ultimi, in direzione, sempre più di flessibilità e di quella che si ‘traduce’ purtroppo anche con instabilità. D’altra parte, per certe tipologie professionali la richiesta è continua e c’è la possibilità, per un lavoratore qualificato e volenteroso anche di scegliersi il proprio datore di lavoro e in che contesto e azienda lavorare, si pensi a tutto il comparto ristorazione ad esempio, dove la richiesta di nuovo personale è all’ordine del giorno.
La domanda che alcuni si saranno posti, e che vorremmo esplorare insieme, è relativa alla situazione nella quale di desideri, oppure si debba, cambiare lavoro mentre si sta usufruendo dei permessi della legge 104. Cerchiamo di orientarci rispetto a cosa si deve fare in questa situazione, come funziona la procedura, quali sono i diritti e le regole.
Legge 104 e cambio lavoro: cosa fare per non perdere i permessi
Quando si sta usufruendo dei benefici legati alla normativa che tutela le persone con disabilità e i loro familiari sei costretto o hai deciso di cambiare azienda vi sono due strade:
- Presentare una nuova domanda al nuovo datore di lavoro.
- Modificare i dati della domanda in essere, comunicando la modifica all’INPS.
Caso 1
Nel caso 1) la nuova domanda dovrà seguire esattamente l’iter che si è intrapreso la prima volta che si è presentata la pratica. Come avvenuto in occasione della prima presentazione di domande per permessi retribuiti Legge 104, la procedura deve essere effettuata online, inoltrata attraverso il servizio dedicato, autenticandosi conSPID, CIE o CNS.
In alternativa, si può fare domanda chiamando il Contact center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile e ancora rivolgendosi ad Enti di patronato e intermediari, che possono presentare la domanda per nome e conto dell’interessato.
Se il lavoratore opera e presta la sua opera nel settore agricolo, in caso di una attività con contratto a tempo determinato oltre alla procedura telematica standard si deve inoltrare anche il modulo presente sul sito INPS con il nome “Portatori di handicap che lavorano – familiari di portatori di handicap: permessi richiesti da Operai/e agricoli/e”, indicando ciascuno dei mesi interessati dall’attività lavorativa per la quale si voglia usufruire di permessi e agevolazioni di legge.
Caso 2
Nel Caso 2) la nuova domanda online non è necessaria se i dati principali non cambiano. Principalmente sarà necessario che la persona da assistere sia la medesima, i requisiti rimangono invariati rispetto alla pratica originale.
La procedura INPS si attua autonomamente, dalla propria area personale, entrando con le credenziali SPID oppure Carta di Identità Elettronica, e utilizzando la funzione “Variazione dati domanda”. Il percorso online non è troppo complesso e permette di gestire tutto senza dover inviare una nuova domanda.
Le istruzioni complete possono essere reperite ricercando i Messaggi INPS n. 3139 e n. 3141 del 2023. In alternativa si può chiedere l’aiuto degli esperti dei CAF, inoltre in molte città esistono delle associazioni di solito Onlus o NON Profit che possono sostenere l’avente diritto alle agevolazioni nello svolgere le pratiche, di solito il costo previsto è quello di aderire all’associazione in oggetto con una tessera annua tra i 10 ed i 25 euro che inoltre offre anche altri supporti sia informativi che pratici, soprattutto in caso di disabilità grave.
Vi consigliamo quindi di informarvi sempre nel vostro Comune di Residenza e anche nei comuni vicini se risiedete in una realtà più piccola.
Ulteriori consigli
Proprio al fine di tutelare le esigenze ed il supporto necessari alle persone con grave disabilità, la regola principale a cui si adegua la normativa è che i permessi rimangano ancora validi nel mese in cui se ne richiede la variazione. Inoltre, se vi sono già dei permessi programmati, connessi a visite, appuntamenti già presi e necessità che riguardano i primi mesi dell’anno o mesi anche centrali, la domanda di cambio al datore di lavoro può essere inoltrata già comprendendo le giornate individuate come necessarie. Si va quindi a termine del periodo programmato e ad esaurimento di quanto richiesto, a fine anno solare, comunque, dopo questa data, serve una nuova domanda.
Ricordiamo che l’agevolazione finalizzata all’assistenza dei disabili gravi prevede, in base all’articolo 33 della Legge 104/1992, concede a chi assista familiari in condizioni di disabilità grave il diritto di assentarsi dal lavoro di tre giorni al mese per supportare l’azione di cura, accompagnare a visite mediche e eventuali pratiche burocratiche, interventi, assistenza di vario tipo.