Continuano a serpeggiare malumori in merito alla normativa introdotta dal nuovo Codice della strada, che si sta trasformando in un vero e proprio incubo per gli automobilisti: adesso nel mirino delle multe anche lo stato di parabrezza e specchietti.


Una legge che va così poco giù tanto da dare il via a forme più strutturate e attive di proteste dalla semplice contestazione che ha già inondato i social, compiuta per bocca di influencer e personaggi famosi.

La raccolta firme degli automobilisti contro il Nuovo Codice della Strada

Non siamo ancora nemmeno arrivati a 3mila firme per la campagna di “Abrogazione Nuovo Codice della Strada” lanciata su change.org, il noto portale che permette di lanciare campagne di adesione a supporto di ‘cause’ sociali e culturali che hanno, in passato mosso pesantemente opinione pubblica e sono finiti sui tavoli di numerosi stakeholder quando non di Capi di governo.

La premessa alla raccolta firma su change.org dichiara di non voler in alcun modo incentivare l’utilizzo di sostanze stupefacenti o di alcolici alla guida, tantomeno difendere la guida in stato di ebrezza o dopo aver assunto qualsiasi tipo di sostanza, che si riconosce come una causa di incidenti pericolosissimi, spesso mortali. L’appello però richiama una “opinione largamente comune” come spiegato nell’introduzione alla raccolta firme, cioè che il nuovo Codice Stradale, approvato dal Senato nella giornata di mercoledì 20 novembre, sia assolutamente ingiusto nei confronti di tutti gli onesti cittadini che ogni giorno si impegnano per rispettare le numerose, spesso troppo stringenti, regole per guidare in strada in sicurezza.

Nel ribadire come l’azione di mettersi al volante in condizioni alterate sia un atto irresponsabile, pericoloso per noi stessi e per tutti gli altri utenti della strada, è opinione dei presentatori della raccolta che i criteri dettati dalla nuova proposta dalla Camera risultino essere privi di ogni fondamento logico e, cosa ancora più seria, sempre secondo i promotori, non sembrano tutelare in modo adeguato la privacy personale.

Le proteste delle associazioni di Genova

Su tutt’altro versante, invece, muove la protesta capeggiata a livello nazionale da alcune associazioni di Genova, che contestano alla norma un mancato impegno sul tema dei limiti di velocità e l‘esautorazione dei comuni dalla gestione di queste misure a tutela dei propri cittadini. Di fatto, l’iter della legge prevede che le amministrazioni comunali siano tenute a chiedere l’autorizzazione al Ministero per istituire zone a traffico limitato o a velocità ridotta, vi è inoltre secondo questo movimento di protesta, una di fatto revoca dei provvedimenti che, in precedenza, conformavano l’Italia alla norma europea in materia di ciclabilità e micromobilità.

Alcune regole da attenzionare nel Nuovo Codice della Strada: lo stato del parabrezza e agli specchietti

Fatto sta, che allo stato attuale il nuovo codice è ancora in vigore, facciamo quindi attenzione anche a piccole cose, o meglio, a quelle cose che a noi possono sembrare piccole ma che di fatto riguardano comunque la nostra sicurezza alla guida.

Una di queste è senza dubbio l’attenzione da porre allo stato del parabrezza e agli specchietti, pena una multa salata fino a 344€. Già perché l’azione di circolare con parabrezza, lunotto, finestrini o specchietti danneggiati può comportare sanzioni che possono oscillare tra gli 87 ed i 344 euro.

Il riferimento normativo si può ritrovare all’art. 79 del Codice della strada, che impone che ogni veicolo sia efficiente sotto ogni punto di vista, a partire dalla meccanica fino proprio ai dispositivi di visibilità che debbono essere tutti in piena efficienza ed integrità.

Parabrezza danneggiato

In questo caso, palesemente non si tratta solo della  propria sicurezza personale e di quella altrui, poiché il Codice della Strada prevede espressamente che ogni mezzo in circolazione si debba trovare in condizioni “di massima efficienza” per garantire non solo la sicurezza del conducente, ma anche quella degli altri utenti della strada, ma dipiù, anche contenere l’inquinamento e il rumore, circolare con parti danneggiate come nel caso in cui il parabrezza sia scheggiato o il lunotto posteriore presenti delle crepe, si rischia una sanzione amministrativa come abbiamo già visto da 87 a 344 euro.

Ancora, non basta che il parabrezza sia ancora al suo posto perché anche una piccola incrinatura o una scheggiatura può essere sufficiente per far scattare una sanzione in base a quanto stabilito in realtà anche nel ‘vecchio’ codice, per l’esattezza nel regolamento di esecuzione del Codice della Strada all’art. 237 D.P.R. 495/1992, che recita come tutte le superfici vetrate che influiscono sulla visibilità devono essere integre, senza eccezione.

Lunotto posteriore, finestrini laterali

Le disposizioni non riguardano solo il parabrezza ma comprendono anche lo stato del lunotto posteriore che anch’esso deve essere in perfette condizioni, essendo fondamentale per le manovre e la visione posteriore, una rottura può comportare la stessa sanzione amministrativa. Senza troppo ripeterci, i finestrini laterali, sono anch’essi parte dell’equazione, visto che allo stesso modo un finestrino rotto o lesionato può ridurre la visibilità durante la guida e causare problemi durante cambi di corsia o manovre.

Specchietti

Ancora di più questo vale per gli specchietti laterali, essenziali per monitorare cosa accade dietro di noi. In questo caso interviene l’art. 72 del Codice della strada che impone la presenza e l’efficienza dei dispositivi retrovisori, configurando un’infrazione se lo specchietto si presenti rotto o mancante.

Documentazione danno

L’agente accertatore, che come esponente delle forze dell’ordine è autorizzato dalla legge a documentare il danno con una foto, da utilizzare come prova dell’infrazione, può in alcuni casi avere una certa discrezionalità nel valutare il grado di pericolosità della scheggiatura, anche se in caso di contestazione da parte dell’automobilista, l’ultima parola spetterà al giudice.

Niente soluzioni creative

Attenzione infine alle soluzioni creative, cartoni, pellicole o addirittura fogli di giornale anche se utilizzati in emergenza, non possono rimanere posizionati sull’auto, poiché questa risulta un’azione del tutto illegale, visto che il veicolo, se privo di componenti omologati essenziali per la sicurezza, non può in alcun caso circolare legalmente.