Il progetto rientra nel programma culturale della Fondazione Triulza, che gestirà il padiglione della società civile all’esposizione universale. Non rivelata l’entità del finanziamento di Etica Sgr, che sostiene il progetto, così come il numero dei giovani selezionati.

Expo e Cascina Triulza, con il finanziamento di Etica SGR, lancia StartArtist, concorso per portare al padiglione della società civile “giovani da tutto il mondo” “che intendono trasformare il loro talento e la loro determinazione in un impiego per la loro vita futura”, si legge nel comunicato stampa. Etica SGR, però, non comunica “per decisione interna” l’ammontare del finanziamento. Ma informa riguardo il suo utilizzo: “il rimborso spese degli artisti selezionati e l’allestimento degli spazi dove si esibiranno”. Insomma: non è previsto un pagamento per gli artisti selezionati.

Al momento non è nemmeno chiaro il totale degli artisti che si esibiranno due volte al mese negli spazi della Cascina Triulza. Si sanno invece gli ambiti artistici: fotografia, pittura, design, musica, teatro, performance video e altre discipline creative. I partecipanti saranno selezionati da Fondazione Triulza “insieme ai partner attivi nel settore artistico e culturale”. Primo requisito per partecipare la coerenza del proprio lavoro con il claim di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. A questo si aggiunge un’altra griglia di criteri: l’idea di “dar voce a chi non ha voce”; “avere, vivere, tradurre esperienze”; “promuovere al protagonismo consapevole e partecipato” e “dialogare per costruire futuro”. Gli interessati devono inviare la loro proposta entro il 15 febbraio a programma.culturale@fondazionetriulza.org, insieme ad un curriculum delle proprie attività, progetti e opere che hanno realizzato nella loro disciplina.

L’intento degli organizzatori è creare “proposte artistiche interessanti per un pubblico e un contesto internazionale come Expo 2015”. La speranza è che nasca “un network di operatori che possano promuovere gli artisti emerge anche dopo e fuori Expo”. L’esposizione, quindi, sarà una vetrina, più che la prima vera opportunità di lavoro.

 

 

 

FONTE: Redattore Sociale (www.redattoresociale.it)

 

 

 

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