La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome condivide l’esigenza di affrontare il tema del riassetto delle società pubbliche e delle aziende partecipate, ma esprime preoccupazione rispetto ai possibili effetti delle norme previste all’articolo 21 del Decreto (che si sommano a quanto già previsto all’articolo 20 per tutte le società partecipate) relative alla RAI, azienda chiamata a garantire in regime di concessione il servizio pubblico radiotelevisivo.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome considera strategica e fondamentale nel servizio pubblico radiotelevisivo “l’informazione di prossimità” e ritiene necessaria un’articolazione territoriale della diffusione dell’informazione giornalistica, anche attraverso il disposto del “Contratto di Servizio”, garantendo la presenza di redazioni RAI in ciascuna Regione e Provincia autonoma esalvaguardando l’autonomia di ciascuna redazione regionale.
Occorre una valutazione congiunta Governo – Regioni – enti locali sul futuro dell’informazione regionale della RAI, nella consapevolezza che siano quanto mai necessari interventi anche per:
  • il riassetto delle sedi decentrate della RAI;
  • una strutturazione che permetta al segnale del digitale terrestre della terza rete una effettiva ricezione dei TG regionali in ciascuna Regione;
  • il recupero dell’evasione dal pagamento del Canone di abbonamento RAI.
La Conferenza delle Regioni chiede quindi al Ministro per gli affari regionali di porre tali questioni all’ordine del giorno della Conferenza Unificata.
Infine dà mandato al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome:
1)          di trasmettere il presente “ordine del giorno” ai Presidenti delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato affinché il Parlamento possa tenerne conto durante il dibattito per la conversione il legge del D.L. 66/2014;
2)          di richiedere un incontro di una delegazione della Conferenza al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale della RAI per un confronto di merito, nel rispetto dell’autonomia dell’Azienda, sugli intendimenti futuri in relazione al D.L. 66/2014 e al “Contratto di Servizio 2013-2015”.
FONTE: Conferenza delle regioni e delle Province autonome (www.regioni.it)
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