Dal 10 giugno 2025, gli Enti del Terzo Settore (ETS) hanno a disposizione una nuova funzionalità nella piattaforma del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), pensata per rendere più efficiente la gestione delle informazioni relative al deposito dei bilanci annuali.


Ricordiamo che il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore rappresenta uno strumento istituito in Italia con il Codice del Terzo Settore (D.lgs. n. 117/2017) e operativo dal 23 novembre 2021. Si tratta di una banca dati pubblica gestita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che raccoglie informazioni anagrafiche, statutarie, fiscali e contabili su tutti gli Enti del Terzo Settore (ETS).

A cosa serve il RUNTS?

Il RUNTS ha diverse funzioni:

  • Ufficializza e certifica l’appartenenza di un ente al Terzo Settore.

  • Garantisce maggiore trasparenza e tracciabilità dell’attività degli ETS.

  • Consente agli enti iscritti di accedere ai benefici fiscali, finanziari e amministrativi previsti dalla normativa.

  • Rende facilmente consultabili da chiunque (cittadini, istituzioni, donatori) i dati fondamentali sugli enti.

Chi si deve iscrivere?

Devono iscriversi al RUNTS tutti gli enti che vogliono essere riconosciuti ufficialmente come parte del Terzo Settore, tra cui:

  • Organizzazioni di volontariato (ODV)

  • Associazioni di promozione sociale (APS)

  • Enti filantropici

  • Imprese sociali (comprese le cooperative sociali)

  • Reti associative

  • Società di mutuo soccorso

  • Altri enti non profit che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale

Cosa comporta l’iscrizione?

Una volta iscritti, gli ETS devono rispettare specifici obblighi di trasparenza, tra cui il deposito annuale del bilancio o rendiconto, la pubblicazione di determinate informazioni e, in alcuni casi, la redazione del bilancio sociale.

In sintesi, il RUNTS rappresenta il cuore amministrativo e informativo del Terzo Settore in Italia, uno strumento pensato per rafforzare la fiducia tra gli enti, i cittadini e le istituzioni.

Le novità sul deposito dei bilanci degli ETS nel RUNTS

Il cambiamento riguarda il deposito del rendiconto o bilancio riferito all’anno 2024, che dovrà essere trasmesso entro il 30 giugno 2025.

Come di consueto, la trasmissione potrà essere effettuata direttamente dagli enti o tramite i soggetti abilitati, come le Reti associative o i professionisti incaricati (ad esempio, i commercialisti). Ma quest’anno, al momento dell’apertura della pratica online, nella sezione “Dati principali” comparirà un nuovo campo accanto all’indicazione dell’anno di riferimento: si tratta della voce “Totale entrate”, che dovrà obbligatoriamente essere compilata.

Il valore da inserire varia a seconda del tipo di modello adottato:

  • per chi utilizza il modello B (rendiconto gestionale), bisognerà indicare la cifra presente sotto “Totale proventi e ricavi”;

  • per chi fa uso del modello D (rendiconto per cassa), la voce da considerare è “Totale entrate della gestione”.

Importante: se la cifra riporta decimali, va arrotondata al numero intero immediatamente superiore. Ad esempio, se il totale è pari a 101.234,15 euro, nel campo dovrà essere inserito 101235.

Una volta compilato il campo richiesto, la procedura potrà essere completata come di consueto. Tuttavia, se il campo “Totale entrate” viene lasciato vuoto, il sistema non consentirà di proseguire con l’invio della documentazione.

In caso di errore nell’inserimento dell’importo, non sarà necessario ripresentare la pratica: gli Uffici del RUNTS, infatti, potranno intervenire direttamente per correggere eventuali inesattezze, senza conseguenze per gli enti.

Questa novità mira a migliorare la qualità e l’affidabilità dei dati raccolti, offrendo una base più solida per la programmazione e il monitoraggio delle attività amministrative.

Infine, si chiarisce che gli enti che avranno già provveduto al deposito del bilancio prima del 10 giugno, quindi prima dell’introduzione della nuova funzione, non saranno tenuti a ripetere l’operazione.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali invita gli Uffici territoriali, i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) e le organizzazioni rappresentative degli ETS a favorire la massima diffusione di questa informazione, per garantire una transizione fluida e uniforme alla nuova modalità.