Il Governo punta sullo sport per rigenerare le periferie e le aree urbane degradate: in arrivo un piano nazionale e sette nuovi progetti ispirati al modello Caivano.


Un’iniziativa congiunta tra il ministero dell’Interno e il ministero per lo Sport e i Giovani darà il via a un piano nazionale per il recupero delle periferie attraverso la pratica sportiva. L’obiettivo è trasformare aree abbandonate e cantieri incompiuti in centri sportivi moderni, accessibili e sostenibili, con un’attenzione particolare all’inclusione sociale e alla prevenzione del disagio giovanile.

Il progetto, annunciato dai ministri Matteo Piantedosi e Andrea Abodi, mira a offrire ai giovani nuovi spazi di aggregazione e crescita, contrastando al contempo il degrado urbano.

Un piano nazionale per trasformare le periferie attraverso lo sport

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di interventi che si sviluppano a partire dall’esperienza del modello Caivano, ampliandone l’impatto su scala nazionale con sette nuovi interventi strategici.

Uno degli elementi chiave del piano è la sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale sia gestionale. Gli impianti saranno progettati con soluzioni energetiche innovative, riducendo la necessità di finanziamenti pubblici continui e garantendo una gestione autonoma ed efficiente nel tempo.

Per finanziare il progetto, il Governo attingerà al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), destinato a interventi strutturali di lungo termine. Questo approccio permetterà di assicurare risorse adeguate per la riqualificazione e la valorizzazione degli spazi senza dipendere esclusivamente da fondi straordinari.

Nei prossimi 30 giorni verrà avviata una ricognizione approfondita delle aree dismesse, con il coinvolgimento di amministrazioni locali, associazioni sportive e soggetti privati interessati a collaborare nella gestione delle strutture recuperate.

L’obiettivo è garantire un’efficace sinergia tra pubblico e privato per massimizzare l’impatto degli interventi.  Parallelamente, i due ministeri hanno discusso la necessità di intensificare le misure di contrasto alle infiltrazioni criminali nel mondo del calcio, con particolare attenzione alle scommesse illegali e alla pirateria audiovisiva.

Un incontro tecnico dedicato a questi temi sarà organizzato nei prossimi giorni per definire strategie di intervento mirate. L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso una nuova visione dello sport, non solo come attività ricreativa, ma come strumento di rigenerazione urbana, coesione sociale e sviluppo sostenibile.