graduatoria-tolc-medicina-consiglio-di-statoIl Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza che ribalta la decisione del Tar del Lazio riguardante i criteri di equalizzazione dei punteggi nella graduatoria dei Tolc di Medicina del 2023.


Questo provvedimento, emesso nell’ordinanza del 10 aprile, accoglie le precisazioni del Consorzio Interuniversitario per il Coordinamento dei Test d’Ingresso (Cisia), confermando la validità del meccanismo precedentemente contestato.

Scopriamo dunque in che modo i giudici amministrativi hanno sbloccato la graduatoria del test.

Il Consiglio di Stato “scongela” la graduatoria dei Tolc di Medicina

La decisione ha conseguenze rilevanti sulle graduatorie del test di Medicina dell’anno precedente e sugli studenti che hanno partecipato al test mentre erano ancora al quarto anno di scuola superiore.

Nello specifico i giudici hanno esaminato il tenore delle censure formulate, «corredate da documentazione tecnica con cui è illustrato il criterio statistico utilizzato e la sua coerenza con le esigenze di rendere la selezione omogenea» e valutato positivamente  le istanze cautelari del consorzio Cisia e delle amministrazioni resistenti oltre che quelle dei cosiddetti “quartini” (questione che approfondiremo meglio più avanti).

In primo luogo, l’ordinanza porta alla riapertura delle graduatorie del test di Medicina dell’anno precedente per i posti che sono rimasti non assegnati. Ciò significa che gli studenti che avevano ottenuto un punteggio idoneo al primo test potrebbero ora essere inseriti nuovamente nelle graduatorie e avere l’opportunità di essere selezionati per i corsi di laurea in Medicina.

In secondo luogo, la decisione comporta il ripristino della validità dei punteggi ottenuti dagli studenti che avevano sostenuto il test. In precedenza, il Tar aveva annullato i risultati di questi studenti, generando incertezza sulla validità dei loro punteggi e sulle loro possibilità di accedere ai corsi di Medicina.

Va tuttavia precisato che il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza del ricorrente principale che aveva chiesto l’ammissione in soprannumero ai corsi di laurea per cui ha fatto domanda.

Test cambierà comunque l’anno prossimo?

Tuttavia, va notato che il test di Medicina subirà dei cambiamenti. La decisione del Tar ha spinto la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a ripensare al test stesso. Per quest’anno, il test è tornato alla modalità tradizionale in presenza e sincrona, con due prove fissate a fine maggio e luglio. Per il prossimo anno accademico, Bernini ha annunciato l’introduzione di un nuovo sistema di selezione e sbarramento per gli studenti di Medicina, attualmente oggetto di discussione parlamentare.

Pertanto, dato che l’udienza nel merito risulta prevista per luglio, si prevede che la decisione non influenzi il test d’ingresso del 2024, poiché le prove si terranno a maggio e luglio.

Il problema dei “quartini”

La questione relativa alla tutela dei “quartini” rimane al centro del dibattito, poiché rappresenta un nodo cruciale da risolvere per garantire equità e giustizia nel processo di selezione degli studenti per i corsi di Medicina. I “quartini” sono quegli studenti che hanno sostenuto il test di ammissione al corso di Medicina mentre erano ancora al quarto anno di scuola superiore, ottenendo un punteggio tale da garantire l’accesso una volta conseguito il diploma.

La loro situazione è delicata poiché, sebbene abbiano superato il test con merito, potrebbero essere penalizzati dalle decisioni giuridiche e amministrative che hanno riguardato la validità del test stesso. Pertanto, è essenziale individuare una soluzione che consenta loro di mantenere il diritto di accesso ai corsi di laurea in Medicina, senza compromettere la regolarità del processo di selezione.

Al momento, si ipotizza che la questione dei “quartini” possa essere affrontata attraverso l’emanazione di una specifica normativa legislativa, la quale potrebbe stabilire disposizioni ad hoc per garantire il riconoscimento dei loro punteggi e la conseguente ammissione ai corsi di studio. Tale normativa potrebbe essere oggetto di discussione e approvazione in Parlamento, dove si sta già dibattendo la questione relativa alla riforma del sistema di accesso ai corsi di Medicina.

Il testo dell’ordinanza

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it