Il Governo vuole mettere fine alla pratica: addio alle offerte scontate a chi cambia operatore telefonico, ecco tutti i dettagli.
Spesso, i consumatori si trovano nella situazione di dover cambiare operatore per poter approfittare di tariffe e promozioni convenienti, spesso limitate solo ai clienti provenienti da un operatore specifico.
Ma adesso ciò potrebbe non essere più possibile: due emendamenti della maggioranza sono stati approvati per il disegno di legge sulla Concorrenza, mettendo al bando una pratica conosciuta come “operator attack,” che è ampiamente utilizzata dai principali operatori.
Questa pratica consiste nell’offrire promozioni a prezzi estremamente convenienti a utenti provenienti da operatori low-cost.
Con “operator attack” ci si riferisce a un’azione commerciale mirata a offrire offerte speciali a clienti specifici che sono già clienti di un altro operatore concorrente. In altre parole, mira a conquistare clienti da un operatore rivali.
Niente più offerte scontate a chi cambia operatore telefonico
A detta dei loro promotiri questi emendamenti mirano a due obiettivi principali:
- in primo luogo, cercano di garantire che tutti i clienti abbiano accesso a prezzi uniformi, indipendentemente dall’operatore da cui provengono
- in secondo luogo, cercano di proteggere i piccoli operatori, che possono diventare vittime di offerte sempre più aggressive, mettendo a rischio la loro stessa esistenza.
La decisione di adottare questi emendamenti è stata influenzata dalla segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), che ha affermato che tali pratiche possono ostacolare la concorrenza nel settore della telefonia mobile. Questo potrebbe portare alla scomparsa degli operatori più piccoli, che finora hanno contribuito a mantenere una concorrenza salutare e benefici per i consumatori.
Va notato, tuttavia, che ci sono anche opinioni contrarie a questi emendamenti.
Alcuni ritengono che nel mercato altamente competitivo e liberalizzato, eliminare la pratica potrebbe portare a una guerra dei prezzi senza limiti. Per competere con operatori low-cost, i principali attori della telefonia potrebbero essere costretti ad abbassare i loro prezzi a livelli simili, mettendo a rischio i loro profitti e potenzialmente portando a licenziamenti e delocalizzazioni delle sedi nazionali all’estero.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Evviva lo stato che va a mettere il naso sul mercato portando caos ed influenzando la libera concorrenza! Che schifo