Roma, Esercito per l’emergenza buche: con un nuovo emendamento presentato oggi viene confermato l’utilizzo del Genio della Difesa per aiutare il Campidoglio a fronteggiare le conseguenze del manto stradale rovinato a Roma.
L’emergenza della sicurezza stradale nella Capitale sara’ affrontata anche con impiego dell’Esercito. Con un nuovo emendamento presentato oggi viene confermato l’utilizzo del Genio della Difesa per aiutare il Campidoglio a fronteggiare le conseguenze del manto stradale rovinato a Roma. Confermato, inoltre, anche il calo delle dotazioni finanziarie concesse dal Governo a Roma Capitale per la manutenzione stradale. Dopo la cancellazione dei 180 milioni e la promessa di reintegro dei fondi, le risorse messe a disposizione della città sono 60 milioni, 40 per il 2019 e 20 per il 2020, più 15 milioni, cinque l’anno, per il triennio 2029-21 al fine di acquistare mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
L’espressione “emergenza”
Il nuovo emendamento utilizza l’espressione “emergenza” cosa che giustifica l’impiego dell’Esercito. “Dopo il comma 546- si legge nel nuovo emendamento- inserire i seguenti: 546-bis. Al fine di fronteggiare l’emergenza della sicurezza stradale, è autorizzata l’assegnazione a Roma Capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l’anno 2019 e a 20 milioni di euro per l’anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del Ministero della Difesa, attraverso l’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, per la realizzazione degli interventi di ripristino. 546-ter. Ai fini di cui al comma 546-bis è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali”.
Nel 546-quater si legge inoltre che “gli ulteriori oneri sostenuti per il concorso del Ministero della Difesa alle attività di cui ai commi 546-bis e 546-ter sono ristorati da Roma Capitale secondo le modalità previste dall’articolo 549-bis del Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, nell’ambito delle risorse stanziate al comma 546-bis”. Mentre nel 546-quinquies si legge che “il fondo derivante dal riaccertamento dei residui passivi ai sensi dell’articolo 49, comma 2 lettera a), del decretolegge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze è ridotto di 40 milioni di euro per l’anno 2019 e 20 milioni di euro per l’anno 2020. Conseguentemente, alla Tabella B, voce Ministero dell’Economia e delle Finanze apportare le seguenti variazioni: 2019: -5.000.000, 20: -5.000.000, 21: -5.000.000.