Continua il trend positivo del gettito nelle casse dell’Erario. Dal confronto delle entrate tributarie registrate nei mesi gennaio-luglio 2017, accertate in base al criterio della competenza giuridica.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente emerge un aumento dell’1,6% (+3.87milioni di euro) per un importo complessivo di 247.729 milioni di euro.
Questi dati aggregati per tipo di imposta e scomposti per ogni singolo tributo emergono dalla lettura del Bollettino delle entrate tributarie, accompagnato dalle relative Appendici statistiche e dalla Nota tecnica.
Il gettito del periodo relativo ai primi sette mesi del 2017 non è immediatamente confrontabile con quello dell’analogo periodo dello scorso anno a causa di interventi normativi che hanno interessato, in questo anno, i termini dei versamenti delle imposte dirette collegate alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Si è trattato di due provvedimenti, il primo (articolo 7-quater, comma 19, Dl 193/2016) ha spostato dal 16 al 30 giugno la scadenza dei versamenti e, con la maggiorazione dello 0,40% dal 16 al 30 luglio, i termini per i versamenti dei tributi calcolati sulla base delle dichiarazioni dei redditi: il secondo (il Dpcm del 20 luglio 2017, con successivo comunicato del Mef del 26 luglio) ha stabilito per i titolari di reddito d’impresa e i lavoratori autonomi il differimento al 20 luglio e, con la maggiorazione dello 0,40% al 20 agosto, dei termini di versamento delle imposte in autoliquidazione, delle imposte sostitutive e di tutti i tributi la cui scadenza di versamento coincide con quella del saldo delle dichiarazioni dei redditi.
In ogni caso, al netto di questi fattori e della nuova modalità di pagamento del canone tv mediante addebito in bolletta (i cui primi versamenti, per il 2016, si sono registrati a partire da agosto, mentre nel 2017 da gennaio), l’andamento delle entrate tributarie registra un incremento dell’1,2% rispetto ai primi sette mesi del 2016.
Le imposte dirette ammontano complessivamente a 136.108 milioni di euro, con un aumento di 392 milioni di euro (+0,3%) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il contributo maggiore è dato dall’Irpef che ammonta a 104.955 milioni di euro equivalente a un incremento di 2.624 milioni di euro (+2,6%) mentre diminuisce il gettito dell’Ires di 1.059 milioni di euro (-6,9%). Inoltre va registrato, nell’ambito delle imposte dirette, l’apporto dato dalla voluntary disclosure, introdotta per favorire la regolarizzazione dei capitali ancora non dichiarati al Fisco, che ha fatto confluire nelle casse dello Stato un importo parti a 444 milioni di euro.
Anche il gettito delle imposte indirette è contrassegnato dal segno +: l’importo complessivo è di 111.621 milioni di euro, con 3.479 milioni di euro in aggiunta a quello registrato nello stesso periodo del 2016 (+3,2%). Anche in questo periodo il gettito dell’Iva dà l’apporto più sostanzioso a queste imposte facendo registrare un introito pari a 65.989 milioni di euro con un incremento di 2.793 milioni di euro (+4,4%), dovuto sia alla componente dell’Iva sugli scambi interni (+2,8%) sia a quella sulle importazioni (+18%). Il trend positivo a livello interno riflette per 5.889milioni di euro l’applicazione dello split payment. Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici evidenziano un incremento di 246 milioni di euro, mentre il gettito dell’accisa sul gas metano ha generato entrate per 2.003 milioni di euro.
Ulteriore contributo positivo viene dato dalle imposte sulle transazioni immobiliari che hanno contribuito con un introito di +266 milioni di euro pari al +41,4%.
Le entrate da giochi equivalenti a 8.159 milioni di euro, registrano una variazione negativa di 64 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016.
Le entrate provenienti dall’attività di accertamento e controllo ammontano a 5.015 milioni di euro con una variazione positiva equivalente a +72 milioni di euro pari a +1,5%.