Il Miur ha pubblicato il Decreto dipartimentale n. 1078 del 21/10/2016, con il quale è stato emanato un Avviso finalizzato al potenziamento delle azioni di supporto al processo di inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e/o con disturbi specifici dell’apprendimento.
In particolare, tramite l’Avviso ci si propone:
a) il supporto al processo di inclusione, allo sviluppo professionale dei dirigenti scolastici, dei docenti e del personale ATA, alla sperimentazione/ricerca di metodologie didattiche e strategie organizzative per l’inclusione e alla diffusione delle migliori pratiche;
b) lo svolgimento di progetti volti a sostenere l’inclusione scolastica di alunni e studenti con autismo, con l’attivazione di specifici “sportelli” di consulenza in favore delle istituzioni scolastiche.
Per i summenzionati progetti è previsto un finanziamento complessivo di 2.000.000,00 di euro, mentre per i progetti presentati dalla singole scuola o da una rete di scuole è previsto uno stanziamento massimo di 20.000,00 euro.
Destinatari dell’Avviso sono le scuole sedi di CTS (Centri Territoriali di Supporto) o di CTI (Centri territoriali per l’inclusione) o le reti di scuole, di ambito o di scopo, di cui alla legge13 luglio 2015, n. 107.
Ciascuna scuola, singola o capofila di rete, può proporre la candidatura con un solo progetto.
I progetti, indicati alla sopra riportata lettera a), devono essere coerenti con le finalità con le finalità della legge 107/2015 e con le Priorità nazionali descritte nel Piano per la formazione dei docenti 2016-2019. Essi sviluppano almeno una delle seguenti linee strategiche:
a) Rafforzare la capacità di ogni scuola di realizzare elevati standard di qualità nell’inclusione, anche attraverso l’individuazione di figure di referenti, coordinatori, tutor dell’inclusione e la definizione di indicatori utili a misurare qualità dell’inclusione e degli apprendimenti;
b) Promuovere e favorire la relazione con le famiglie e le associazioni valorizzando la condivisione di obiettivi e le modalità di lettura e di risposta dei bisogni;
c) Promuovere metodologie e didattiche inclusive, nonché la sperimentazione di modelli di collaborazione e di cooperazione dei team docenti, anche in collaborazione con università, centri di ricerca e associazioni;
d) Garantire percorsi formativi specifici per tutti gli insegnanti specializzati di sostegno, anche per approfondire conoscenze specifiche in relazione alle singole disabilità;
e) Assicurare a team di docenti e consigli di classe che accolgono nella propria classe alunni con disabilità un modulo formativo per consolidare le capacità di progettazione, realizzazione, valutazione di percorsi didattici appropriati e integrati, anche in collaborazione con altri soggetti che appartengono alla comunità educante del territorio di riferimento;
f) Sostenere lo sviluppo di una cultura dell’inclusione nel mondo della scuola, in collaborazione con il terzo settore, le istituzioni locali e socio-sanitarie e altri attori del territorio per una piena assunzione dei progetti di vita degli allievi con disabilità;
g) Favorire l’integrazione tra attività curricolari ed extracurriculari e tra didattica formale e metodologie di insegnamento informali;
h) Promuovere la progettazione di ambienti inclusivi ;
i) Sperimentare percorsi didattici per l’accrescimento dell’autonomia personale in relazione al successivo inserimento degli studenti con disabilità nel mondo del lavoro, percorsi di alternanza scuola – lavoro, anche attraverso l’istituzione di “cooperative scolastiche”, per lo sviluppo di competenze di cittadinanza (life skills);
j) Promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie per l’inclusione, di sistemi per la rilevazione dati, applicativi didattici per la disabilità; applicativi per la redazione di piani individualizzati in una logica bio-psico-sociale;
k) Sostenere progetti finalizzati alla realizzazione di partenariati, anche in ambito europeo, caratterizzati da scambio e confronto di esperienze di didattica, individuazione di parametri e criteri di valutazione dell’inclusività e del successo formativo degli alunni con disabilità e con DSA.
I progetti indicati dalla suddetta lettera b) devono sviluppare le seguenti linee strategiche:
a) l’attività realizzata dagli sportelli interessa i minori con patologia certificata nello spettro autistico e si concretizza nel progetto individuale di cui all’art. 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328. Tale progetto ha lo scopo di: “(…) realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro”;
b) gli sportelli, anche in continuità con le sperimentazioni già in atto presso i CTS e CTI, offrono consulenza al personale scolastico, su strategie, metodologie ed ausili per l’inclusione scolastica;
c) gli sportelli sono aperti e collaborano anche con i genitori (o chi ne fa le veci) degli alunni/studenti certificati nell’ambito dello spettro autistico di tutto l’ambito territoriale dell’istituzione scolastica o rete di scuole proponente (senza distinzione di tipologia e grado di scuola). Gli sportelli collaborano, altresì, con le associazioni delle persone con disabilità
d) gli sportelli si connotano per la collaborazione e la sinergia fra scuola, sanità ed enti locali che partecipano, ciascuno per la propria competenza e con le proprie risorse professionali, strumentali e finanziarie, alla definizione e realizzazione del progetto individuale , da considerarsi parte integrante del progetto di vita.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate al ministero, tramite il portale www.monitor440.it, secondo l’apposita procedura (descritta nel decreto), dal 20 ottobre al 10 novembre 2016.