Sono 17.653 – circa il 35% del totale – i soggetti che hanno avviato un’attività aderendo al regime agevolato forfetario, in aumento del 18,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 17% di titolari di nuove partite Iva è nato all’estero. Sono alcuni dei dati sulle partite Iva relativi al mese di marzo 2016, disponibili sul sito del dipartimento delle Finanze. Le statistiche sulle nuove iniziative imprenditoriali e professionali, come di prassi, sono elaborate per natura giuridica, ripartizione territoriale, attività produttiva e caratteristiche demografiche.
Natura giuridica
Il 71,6% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche, il 22,4% dalle società di capitali e il 5,3% dalle società di persone; lo 0,6%, infine, è rappresentato da “non residenti” e da “altre forme giuridiche”. Rispetto al mese di marzo 2015, lieve calo di avviamenti per le persone fisiche (-0,8%) e le società di capitali (-3,7%), più consistente per le società di persone (-19%).
Ripartizione territoriale
È sempre il Nord ad attrarre maggiormente le attività in proprio, con il 43,2% di nuove partite Iva. A seguire, il Sud e Isole, con il 34,2%; chiude il Centro, con il 22,4 per cento.
Alcune regioni presentano incrementi consistenti, come il Molise (+ 40%) e le Province autonome di Trento (+32,2%) e Bolzano (+13,7%). Segno meno, invece, per la Valle d’Aosta (-22,7%), il Friuli Venezia Giulia (-11,7%) e la Calabria (-11%).
Settore produttivo
Riguardo la classificazione per attività produttiva, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (22,4% del totale), seguito dalle attività professionali (14,2%) e dall’agricoltura (10,8%). In ripresa, rispetto al mese di marzo 2015, le aperture nel comparto delle attività professionali (+11,1%), dell’istruzione (+8,9%) e dell’agricoltura (+6%); in calo, invece, le attività manifatturiere (-10%), il commercio (-9,6%) e il noleggio/servizi alle imprese (-9,3%).
Caratteristiche demografiche
Nessuna variazione significativa sulla ripartizione per genere. Il 62,8% del totale delle nuove partite Iva è stato aperto da soggetti di sesso maschile, il 46,5% da giovani fino a 35 anni e il 34,6% da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. In flessione (-12,2%) le aperture degli over 65.