Lo scorso 4 febbraio 2016 è stato pubblicato dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), il documento di sintesi relativo alla policy governativa a sostegno del fare startup in Italia.
Il documento contiene un’infografica che riporta tutte le agevolazioni in essere a favore delle startup, la visione del governo su questo tema, la definizione di startup innovativa e i riferimenti a leggi, decreti, guide, rapporti ufficiali sulle politiche governative a favore dell’ecosistema startup in Italia, tutte le misure di agevolazione.
“Le misure in esame mirano a promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione, così come a favorire una maggiore mobilità sociale, il rafforzamento dei legami tra università e imprese nonché una più forte capacità di attrazione di talenti e capitali esteri nel nostro Paese. (…)”
Le misure in esame mirano a promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione, così come a favorire una maggiore mobilità sociale, il rafforzamento dei legami tra università e imprese nonché una più forte capacità di attrazione di talenti e capitali esteri nel nostro Paese. Per raggiungere questi obiettivi, dal 2012 il Governo è impegnato nella messa in opera di una normativa organica volta a favorire la nascita e la crescita dimensionale di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico.
Pietra miliare di questa iniziativa è il Decreto Legge 179/2012, noto anche come “Decreto Crescita 2.0”, recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” e convertito dal Parlamento con Legge del 18 dicembre 2012 n. 221. Accogliendo i suggerimenti formulati nel Rapporto Restart, Italia! – elaborato da una task force di 12 esperti istituita nell’aprile del 2012 dal Ministro dello Sviluppo Economico – e emersi dalla consultazione con i principali attori dell’ecosistema imprenditoriale nazionale, il Decreto Crescita 2.0 ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la definizione di nuova impresa innovativa ad alto valore tecnologico, la startup innovativa: in via del tutto inedita, in favore di questa tipologia di impresa è stato predisposto – senza operare distinzioni settoriali o porre limite alcuno legato all’età dell’imprenditore – un vasto corpus normativo (artt. 25-32) che prevede nuovi strumenti e misure di vantaggio che incidono sull’intero ciclo di vita dell’azienda, dall’avvio alle fasi di crescita, sviluppo e maturazione.
Edificando un’impalcatura normativa conforme alle esigenze di tutti gli attori dell’ecosistema delle startup, il Decreto Crescita 2.0 trascende dal mero esercizio di law making e assume la valenza di una policy organica e coerente che identifica nel sostegno pubblico all’imprenditorialità innovativa un nuovo approccio alla politica industriale.
Un esempio è il Credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato (CIPAQ 2012-2014, valido per le assunzioni avvenute entro il 31 dicembre 2014): è stato definito un accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato nelle startup innovative e negli incubatori certificati. Tali agevolazioni consistono in un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale totale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratto di apprendistato, nel primo anno del nuovo rapporto di lavoro.
Un altro esempio l’ntroduzione dell’equity crowdfunding, la cui regolamentazione di dettaglio è stata predisposta dalla Consob: con la pubblicazione del testo definitivo del “Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line” l’Italia è stato il primo Paese al mondo ad aver regolamentato il fenomeno con uno strumento normativo dedicato.
Per il documento completo potete consultare il file in allegato a questo articoli.