Nell’ambito dei lavori sulla Legge di stabilità 2016 la Camera dei Deputati ha approvato un emendamento relativo al personale di Polizia Provinciale.
In caso di finanziamento regionale delle funzioni di vigilanza, disposto con legge regionale, parte del personale di polizia provinciale potrà essere sottratto dal calcolo del taglio obbligatorio pari al 50% della spesa del personale delle province (o del 30% per le Città Metropolitane), disposta con la legge di stabilita’ 190/2014. Lo prevede l’articolo 1, comma 770 della legge 208/2015.
La misura recepisce quanto già convenuto lo scorso 5 novembre, con l’accordo in Conferenza Unificata Stato-Regioni- Autonomie locali, con il quale si era stabilito la possibilità di porre fuori dal limite di spesa del 50/70% della dotazione organica il personale riallocato nelle Citta metropolitane e nelle Province per l’esercizio delle funzioni di vigilanza collegate alle funzioni non fondamentali oggetto di riordino da parte della Regione.
Tramite questa misura le Regioni potranno così avvalersi, anche tramite convenzioni, di personale di polizia provinciale per l’espletamento di attività di vigilanza sulle materie oggetto di riordino e già riassorbite (per la parte amministrativa) nelle competenze regionali, come caccia, pesca o polizia idraulica. Con un beneficio anche per gli Enti di Area Vasta dato che la loro dotazione organica, ridotta ai sensi della legge 190/2014, sarà rideterminata in aumento in misura corrispondente al personale ricollocato dalla Regione.
La misura arriva dopo l’approvazione del decreto legge 78/2015 che aveva già parzialmente temperato la dispersione delle competenze della polizia provinciale non trattenute dagli Enti di Area Vasta nell’ambito dei ruoli delle polizie municipali consentendo alle Regioni di riallocare o di trasferire nei ruoli regionali il personale eccedentario. Finanziandolo con risorse proprie.