Ennesimo cambio di rotta nella Regione Sicilia in materia di armonizzazione contabile: l’ARS ha approvato il ddl di correzione della Finanziaria regionale con 30 favorevoli, 2 contrari e 16 astenuti. La legge nasce per rispondere alle osservazioni della ragioneria generale dello Stato a Roma che ha paventato l’impugnativa.
La novità è, nello specifico, la Lr. 9 luglio 2015 (Ddl. n. 997), ancora in corso di pubblicazione sulla G.U. regionale, rubricata “Modifiche alla Legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Disposizioni in materia di durata delle operazioni di votoper le elezioni comunali e di surrogazione dei consiglieri comunali”, che all’art. 1 (“Modifiche alla Legge regionale 7 maggio 201, n. 9”), comma 2, apporta delle modifiche all’art. 6, comma 10, della Lr. n. 9/15.
Le nuove modifiche all’articolo 6, comma 10, della legge regionale 9/2015 cambiano definitivamente lo scenario: infatti, nelle nuove disposizioni
«gli enti locali, i loro enti e organismi strumentali, gli enti strumentali regionali e i loro organismi strumentali, ad eccezione di quelli sanitari, con riferimento alle disposizioni del comma 2 esercitano le facoltà di rinvio previste dal decreto legislativo 118/2011 e successive modifiche e integrazioni, ferma restando l’applicazione delle disposizioni dei titoli I, IV e V dello stesso decreto legislativo a decorrere dall’esercizio finanziario 2015».
Quindi, gli enti locali siciliani non potranno più rinviare l’applicazione dell’intera riforma dal 1° gennaio 2016 ma, come (quasi) tutti gli altri enti locali italiani, dovranno adeguarsi al nuovo sistema contabile a decorrere dall’esercizio corrente.
La nuova versione della norma fa riferimento ai Titoli I (“Principi contabili generali e applicati per le Regioni, le Province autonome e gli Enti Locali”), Titolo IV (“Adeguamento delle disposizioni riguardanti la finanza regionale e locale”) e Titolo V (“Disposizioni finali e transitorie”), essendo questi soltanto applicabili agli Enti Locali – mentre il Titolo II e il Titolo III sono dedicati, rispettivamente, agli Enti del Servizio sanitario nazionale, e alle Regioni.
Mancherebbe, adesso, solo la conferma della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: gli Enti Locali siciliani, però, devono correre subito ai ripari. La proroga al 2016 era arrivata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale regionale n. 20 del 15 maggio 2015 della legge 7 maggio 2015 n. 9 (Disposizione programmatiche correttive per l’anno 2015. Legge di stabilità regionale). Adesso i tanti enti siciliani sono ora chiamati a una rapida riadozione, avendo già approvato rendiconto e riaccertamento straordinario e avendo successivamente revocato la delibera di Giunta sul riaccertamento straordinario al momento della pubblicazione della legge regionale 9/2015, con le conseguenti riconciliazioni relative gestione dei residui. Gli enti locali che tale passaggio non hanno ancora fatto adesso chiamati ad adempiere al più presto.
Molto caos dunque. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale potrebbe arrivare un altro colpo di mano con conseguente cambio di disposizioni? Staremo a vedere.