Si può continuare ad usufruire degli incentivi del Conto Energia anche se durante la vita dell’impianto fotovoltaico sono necessarie alcune modifiche. Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha spiegato come fare con il Documento tecnico di riferimento (DTR), emanato dopo la chiusura della consultazione cui hanno partecipato operatori e associazioni del settore.
Il documento tecnico di riferimento si applica agli impianti fotovoltaici ammessi alle tariffe incentivanti del Conto Energia, ai sensi dei Decreti ministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 (nel seguito “primo Conto Energia”) e dei successivi Decreti ministeriali 19 febbraio 2007 (nel seguito, “secondo Conto Energia”), 6 agosto 2010 (nel seguito, “terzo Conto Energia”), 5 maggio 2011 (nel seguito, “quarto Conto Energia”) e 5 luglio 2012 (nel seguito, “quinto Conto Energia”).
Si precisa che, relativamente agli interventi conclusi prima della pubblicazione del presente Documento, verificato che il Soggetto Responsabile ne abbia comunque dato segnalazione preventiva, così come previsto dalle norme e dai regolamenti di settore, il GSE valuterà la modifica effettuata avendo riguardo, in primo luogo, ai principi previsti dal Conto energia di riferimento.
Il DTR si pone in continuità con i principi generali, già espressi nella normativa di settore, ed i suoi contenuti sono stati elaborati tenendo conto dell’avvenuto raggiungimento, in data 6 luglio 2013, del limite del costo cumulato annuo stanziato per gli incentivi alla produzione fotovoltaica.
Il presente Documento, infatti, illustra le modalità che gli Operatori sono tenuti a seguire per realizzare gli interventi e non introduce prescrizioni che possano compromettere il diritto già acquisito al momento dell’ammissione agli incentivi ma ne garantisce la salvaguardia, a fronte del contingente massimo (6,7 mld €/anno) previsto dalla normativa.
Durante il periodo di incentivazione, può presentarsi, infatti, l’esigenza di apportare modifiche agli impianti fotovoltaici. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si indicano, nel seguito, alcune possibili casistiche:
- spostamento dell’impianto
- modifiche del punto di connessione dell’impianto
- variazione della modalità installativa
- sostituzione dei componenti d’impianto
- interventi di modifica della configurazione elettrica
- riduzione della potenza di impianto e dismissione dell’impianto
- potenziamenti non incentivati
- variazione della proprietà del sito di installazione degli impianti
- cambio di titolarità degli impianti
- variazione del regime di cessione in rete dell’energia prodotta dall’impianto e/o del regime commerciale di valorizzazione della stessa
Per maggiori informazioni, consultate il documento completo riportato in allegato a quest’articolo.