L’Ue ci metterà solamente 21 miliardi; gli altri, arriveranno grazie ad un effetto leva da 1 a 15.

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha finalmente svelato il piano di investimenti da circa 300 miliardi di euro e per creare un milione di posti di lavoro promessi ormai da mesi. In sostanza, l’Ue ci metterà solamente 21 miliardi (derivanti da garanzie del bilancio europeo per 16 miliardi, e dalla Banca europea per gli investimenti per altri 5); gli altri, arriveranno grazie ad un effetto leva da 1 a 15.

Secondo Juncker, per ogni euro messo sul piatto, ne potranno arrivare fino a 14 dagli altri Paesi europei ma anche dagli investitori privati. Entrambi, sarebbero invogliati a impegnare risorse dalla garanzia pubblica: in particolare, il nuovo Fondo gestito assieme alla Bei agirà da “risk buffer“, assorbendo, cioè, le eventuali perdite sui progetti prima di altri creditori.

“La Bei – ha sottolineato il presidente della Commissione – ha la tripla A e questo fa sì che la Banca sia un motore da utilizzare al meglio; senza la Bei non saremmo arrivati a questo risultato”. I fondi utilizzati dagli Stati, inoltre, non sarebbero computati nel calcolo del deficit.

Juncker ha chiesto al Parlamento europeo di adottare la legislazione necessaria per rendere operativo da giugno il Fondo da 21 miliardi che sarà in grado di mobilitare risorse per 315 miliardi. Il piano, secondo il presidente della Commissione, si basa su tre pilastri: il fondo per investimenti strategici sarà garantito da Unione europea e Bei. È, a giudizio di Juncker, «il più grande sforzo finanziario nella storia recente dell’Ue». Ogni euro investito potrà mobilitarne altri 15 da destinare a progetti innovativi. I contributi volontari non saranno computati nel Patto di stabilità.

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

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