In vista della sentenza della Corte di Giustizia europea sui precari della scuola, attesa per il 26 novembre, Anief apre le adesioni ai ricorsi per la stabilizzazione e per il riconoscimento degli scatti stipendiali anche al personale abilitato non inserito in GaE che ha lavorato con contratti a termine su posto vacante e disponibile nella scuola statale per almeno 36 mesi.

Il prossimo 26 novembre potrebbe essere il D-Day dei precari della scuola italiana: la Corte di Giustizia europea, infatti, renderà nota in tale data la sua decisione sull’illegittima reiterazione dei contratti a termine nella scuola per oltre 36 mesi. Se, come appare probabile, la Corte di Lussemburgo darà ragione all’Anief, che per prima ha denunciato nel 2010 la condizione di discriminazione dei precari, si spalancheranno le porte della stabilizzazione per i circa 140mila docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.

Ma la sentenza della Corte di Giustizia europea potrebbe interessare anche le migliaia di abilitati non inseriti nelle GaE. L’abuso dei contratti a termine oltre il limite di 36 mesi su posti vacanti e disponibili riguarda, infatti, anche gli abilitati con TFA, PAS o con diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02.

Per questo motivo, Anief ha deciso di aprire le preadesioni ai ricorsi per la stabilizzazione e per il riconoscimento degli scatti di anzianità anche al personale abilitato non inserito nelle GaE, purché abbia lavorato per almeno 36 mesi in scuola statale su posto vacante e disponibile. Ricordiamo che Anief ha predisposto un modello di istanza di accesso agli atti per richiedere all’amministrazione conferma della natura vacante e disponibile dei posti su cui si è prestato servizio. Il modello è disponibile all’interno del form di preadesione al ricorso sul Portale Anief.

Al momento è possibile soltanto preaderire al ricorso. Solo dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di Giustizia europea sul precariato scolastico, e sentito il parere finale dell’ufficio legale Anief, coloro che hanno preaderito verranno contattati per formalizzare l’adesione al ricorso.

Il personale inserito in GaE, invece, può già aderire a pieno titolo al ricorso stabilizzazione.

 

 

FONTE: ANIEF – Associazione Sindacale Professionale

 

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