Italia e Francia dovranno intervenire entro il prossimo marzo per rispettare le indicazioni del patto di Stabilità

Continua il pressing europeo nei confronti dell’Italia, questa volta con toni quasi minacciosi: martedì, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan aveva ammesso che Bruxelles aveva dato un’interpretazione al ribasso delle misure contenute nella legge di Stabilità relative al gettito derivante dai giochi e dalla lotta all’evasione, ritenendo, quindi, che per raggiungere il pareggio di bilancio e ridurre il deifici dello 0,5 per cento del Pil sarebbe stato necessario individuare risorse per ulteriori 4-5 miliardi; mercoledì, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, intervistato dalla Frankfurter Allgemeinen Zeitung è arrivato a dire che Italia e Francia dovranno intervenire entro il prossimo marzo per rispettare le indicazioni del patto di Stabilità, “altrimenti le conseguenze saranno spiacevoli”.

Junchker ha, inoltre, spiegato di essere fiducioso rispetto alle promesse dei due Paesi di tenere in ordine i conti e che, a marzo, si vedrà se l’impegno è stato rispettato.

A queste indicazioni, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, risponde: “Interpreto le parole di Juncker come una cosa che già sappiamo e sulla quale ci siamo già impegnati: l’Italia sta facendo enormi sforzi per le riforme strutturali i cui risultati cominciano ad arrivare e questo è un elemento di valutazione positiva da parte della Commissione europea”.

 

FONTE: CGIA Mestre

 

 

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